I Film di Fantascienza (3)

Grande successo sta suscitando la pubblicazione a puntate del saggio di Gianni Sarro sui film di Fantascienza. Ecco la terza puntata, che si occupa dell’affascinante "Uomo invisibile".

l’uomo invisibile (1933)

 

Regia: James Whale

Sceneggiatura: Philip Wylie dal racconto di H.G. Wells

Fotografia: Arthur Edeson

Musica: W. Franke Harling

Effetti speciali: John P. Fulton, John Mescall

Origine: USA, 1933

Durata: 71’

Interpreti principali: Claude Rains, Henry Travers, Una O’ Connor, Gloria Stuart, William Harrigan, Forrester Harvé.

 

Lo scienziato Jack Griffin riesce a scoprire una sostanza che lo rende invisibile, se la inietta e scompare alla vista dei suoi simili: ha però tralasciato la cura di un particolare, quello di trovare l’antidoto al rivoluzionario siero da lui approntato. A complicare ulteriormente la faccenda è una sostanza contenuta nel miscuglio, la "monocaina" che altera il comportamento mentale di chi lo ha assunto. In breve lo scienziato è pervaso da autentica megalomania, derivante dall’aver scoperto gli straordinari vantaggi dell’essere invisibile. La polizia comincia a ricercarlo, ma Griffin sfugge e sfida il mondo: arriva a far deragliare un treno. Ma quando cade la prima neve sarà tradito dalle impronte che lascia sul manto bianco formatosi sulla strada che percorre. Il film è tratto dal romanzo omonimo di H. G. Wells. Sottolinea le contraddizioni a cui può giungere la ricerca scientifica, quando le vengono attribuite possibilità illimitate. L’opera di Whale ha il suo grande pregio negli effetti speciali (siamo nel’33), che verranno considerati per lungo tempo insuperabili. Il regista impose all’Universal, che voleva Boris Karloff nel ruolo di Griffin, il quasi esordiente Claude Rains.

 

 

il ritorno dell’uomo invisibile (1940)

 

Regia: Joe May

Sceneggiatura: Curt Siodmak, Lester Cole, Cecil Belfrage, J. May

Fotografia: Milton Krasner

Effetti speciali: John P. Fulton

Origine: USA, 1940

Durata: 81’

Interpreti principali: Cedric Hardwicke, Vincent Price, Nan Grey, John Sutton, Cecil Kellaway, Alan Napier, Forrester Harvey.

 

Ne Il ritorno dell’uomo invisibile, il legame con la pellicola capostipite è evidente. La storia vede Geoffrey Radcliffe in carcere, accusato dell’omicidio del fratello, in seguito al quale è stato condannato a morte. In suo soccorso giunge il dottor Griffin, fratello dello scienziato che aveva scoperto la formula del siero per diventare invisibili, nonché amico d’infanzia di Radcliffe. Griffin inietta la sostanza all’amico, che così può fuggire di galera e mettersi alla ricerca del vero assassino. Nel frattempo lo scienziato "buono" è alla ricerca dell’antidoto che potrà rendere nuovamente visibile Radcliffe, che dopo aver scoperto l’omicida, sta rischiando di perdere la testa a causa della sua non visibilità. Anche in questo caso si tratta di un film, che pur rimanendo sulla scia del film di Whale, mischia le carte e fa dell’invisibile di turno una vittima delle circostanze.

 

 

Avventure di un uomo invisibile (1992)

 

Regia: John Carpenter

Sceneggiatura: Robert Collector, Dana Olsen, William Goldman

Fotografia: William A. Fraker

Montaggio: Marion Rothman

Musica: Shirley Walker

Origine: USA, 1992

Durata: 100’

Interpreti principali: Chevy Chase, Daryl Hannah, Sam Neil, Michael McKean, Jim Nirton, Pat Skipper, Paul Perry.

 

Rapportando questo episodio dell’uomo invisibile con la pellicola di James Whale del 1933 i ruoli sono rovesciati: non è uno scienziato pazzo all’opera per valicare i confini delle umane possibilità, bensì un uomo d’affari, Nick Halloway reso invisibile dallo scoppio di un ciclotrone all’interno di un laboratorio scientifico che lo scoppio di un ciclotrone all’interno dell’edificio dove si trova rende invisibile. La polizia è invece calata nella parte dei cattivi di turno. Gli uomini dell’FBI bracca Halloway senza tregua, atterriti al pensiero di un uomo che può vedere tutto senza essere visto ed udito. Per il resto legami con il film degli anni trenta non esistono. Addirittura il malcapitato oltre ad avere la polizia federale alle calcagna, si trova, a causa del suo stato, nell’imbarazzante situazione di mancare il primo appuntamento con una bella ragazza, Alice . non può. La regia si deve a John Carpenter, che accettò di dirigere il film su commissione, gli effetti speciali non mancano, d’affari.