Storielle

roccaseccane

di Roberto Giannitelli

Credo che fossimo nel 1983 o 1984; una mattina, il sottoscritto, Claudio Rezza e Nicola Marini decidemmo di andare a fare colazione all'Autogrill sull'autostrada, in prossimità dell'uscita di Pontecorvo.

All'epoca, dalle nostre parti, i bar nella migliore delle ipotesi offrivano il cappuccino accompagnato dai celebri Buondì Motta, o da paste inguardabili datate primi anni 50, secche e con la crema color carta moschicida.

Pertanto, decidemmo di andare "all'autostrada" per gustare delle paste fresche, un buon cappuccino e …qualche ragazza di passaggio (anche se ovviamente a questo proposito non si concludeva mai nulla!!). Appena entrati ci avviammo verso la vetrinetta con le paste e Nicola, scarso di fantasia, optò per un semplice cornetto con la crema che, con disinvoltura mitteleuropea, chiamò "brioche" farcita. Io e Claudio, più curiosi, fummo colpiti da un qualcosa che "sembrava" Pandoro, ma in realtà presentava la seguente dicitura: Lire 500 al TRANCIO.

Subito dissi a Claudio: "Ahò, voglio assaggià stu trancio, chissà comm'è!"

Un pò perplesso Claudio mi disse: "Robbè, a me me pare Pandoro", al che risposi con supponenza: "che cazz' stai a dì! Cheste ha da esse na cosa speciale, sennò scrivevano Pandoro e no Trancio".

Claudio fu subito convinto, e ricordo che disse: "Vide a ascì fore da Roccasecca quanta cose s'mparane " (traduco: vedi ad uscire da Roccasecca quante cose si imparano).

Quel giorno, caso più unico che raro e riportato negli annali di Roccasecca, Claudio (ribattezzato da me David Scrokett, per la difficoltà a cacciargli una lira) disse: "La colazione la pago io" e si recò, tra lo stupore mio e di Nicola, alla cassa.

"Signore, desidera?"

"Tre cappuccini, una brioche e due fette di trancio"

"Come, scusi?"

"Tre cappuccini, una brioche e due fette di trancio" e si girò con la mano verso la vetrina ripetendo: "2 fette di trancio, il trancio, quello là!!"

Al che la cassiera, davanti ad una fila imbarazzante, scoppiò in una risata fragorosa ed indelicata dicendo: " Signore, quello che Lei vuole, forse, sono 2 tranci di Pandoro", scatenando tra gli ascoltatori una risata collettiva che fece incazzare Claudio e nascondere il sottoscritto e Nicola. Ma Claudio, senza perdersi d'animo disse: "Allora dammi (era passato al "tu") altri 2 cornetti che a noi il Pandoro ci fa schifo", e, preso lo scontrino, ci avviammo dignitosamente verso il bancone, guardando con disprezzo la fetta di trancio. Siamo tornati in quell'autogrill soltanto diversi anni dopo.

 

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Ci sono broccoletti e … broccoletti!

 

La foto, scattata dal nostro Gianfranco durante le feste di Natale sulla Via Casilina in località Arce, mostra un cartello molto grande su cui è scritto:

"VERI broccoletti Roccasecca – 1500 kg"

In effetti la tradizione culinaria ciociara rende merito da sempre a questa qualità speciale che viene raccolta dalle nostre parti. Ricette come pasta e broccoli o salsicce con broccoletti ripassati in padella sono entrate di diritto nella storia della cucina della Ciociaria. Ben venga dunque la precisazione dell’ignoto venditore di broccoletti roccaseccani, provare per credere!