Un libro di Franco Ceccarelli

Erano gli Equipe 84

 

 

Da qualche anno Franco Ceccarelli, uno dei fondatori del celebre gruppo beat Equipe 84, ha scelto come residenza estiva Caprile, piccola frazione di Roccasecca. In attesa di incontrarlo personalmente e scambiare quattro chiacchiere in libertà, vi segnaliamo una sua "storia" del complesso modenese, pubblicata dalla Zelig, dal titolo "Io ho in mente te". Diciamo subito che il libro ha un unico grande difetto: è troppo breve. Avremmo senza dubbio preferito un’opera più ricca e ghiotta di ulteriori aneddoti e particolari su un periodo, i primi anni sessanta, spesso considerati più come mito fine a se stesso che come realtà (di fatti e di personaggi). Le cento pagine del racconto di Franco scivolano via veloci, dai faticosi inizi trascorsi a suonare in posti singolari - come improbabili fienili adattati a sale da ballo - sotto nomi quali "I Giovani Leoni" fino al grande successo che, paradossalmente, determinerà in qualche modo anche la fine stessa del gruppo.

Franco Ceccarelli (chitarra e voce), Alfio Cantarella (batteria), Maurizio Vandelli (chitarra e voce) ed il compianto Victor Sogliani (basso e voce, sostituito per il periodo in cui partì militare da Romano Morandi, lanciatosi poi nella carriera solistica sotto il nome di Romano VIII), partirono da Modena per un’avventura che li portò ad assaporare le vette più alte della fama e della notorietà (forse non anche dei super guadagni che si favoleggiavano allora), passando da Roma a Milano, dal Piper a San Siro, attraverso una lunghissima serie di dischi di successo. Spesso le loro canzoni più apprezzate erano "cover" di brani originali già lanciati all’estero che il loro manager Pier Farri registrava alla buona da Radio Lussemburgo su un vecchio Geloso a bobine. Da qui il problema sorto talvolta in merito ai diritti d’autore; da qui il caso di "Prima di cominciare" che ripeteva soltanto l’inciso iniziale di "I get around" dei Beach Boys, ovvero l’unica parte che si capiva nella registrazione di quella canzone; da qui uno dei primi successi, "Quel che ti ho dato" una versione particolarmente riuscita di "Tell me" dei Rolling Stones (e se ve lo scrive un rollingstoniano convinto come me potete crederci!); da qui altre cover famose di Moody Blues, Kinks, Mama’s & Papa’s, Cher, Barry Mc Guire, We Five, Ivy League, Move, Traffic, Bee Gees.

In pochi anni tanti 45 giri nelle classifiche, numerosi servizi fotografici, addirittura una linea di abbigliamento creata e lanciata in 19 "Equipe Bazar" in tutta Italia. Momenti unici, irripetibili, indimenticabili.

Sfogliando un "BIG" di 34 anni fa, leggiamo un’intervista di Fabrizio Zampa coi membri dell’Equipe 84, freschi vincitori del Cantagiro (sui Rokes e sui Corvi, altre leggende del periodo): "Sono mesi che non parlate di noi – mi aveva detto Franco – da Sanremo ad oggi non avete pubblicato nenache una nostra fotografia". "Ragazzi – gli avevo risposto – siete matti. Voi pensate a vincere il Cantagiro e io vi prometto come minimo la copertina". Alfio: "Mò senti mò ben Fabrizio. Siamo contenti di essere arrivati primi. Adesso basta e andiamo a cena."

E la copertina arrivò:

 

L’unica copertina di BIG dedicata agli Equipe 84: è del 20 luglio 1966

 

Come non chiudere questo breve articolo senza ricordare l’ultima (e unica?) apparizione degli Equipe 84 a Roccasecca nell’agosto 1990? Fu un’esperienza indimenticabile, un concerto lungo, senza risparmio, con tutte, veramente tutte le canzoni più amate dal pubblico. Professionisti, amabili, amati a dispetto dei tempi e degli anni che passano. Del resto un’altra loro cover degli Stones, tradotta come "La fine del libro", era "Time is on my side", ovvero "Il tempo è dalla nostra parte".

 

Riccardo Milan

Franco Ceccarelli interviene – a sorpresa e con sua grande sorpresa! –

 ad una manifestazione ufficiale del Comune di Roccasecca il 27 giugno 1999.