IL CARNEVALE  DI PONTECORVO

(Servizio fotografico esclusivo per l’Eco di Roccasecca di Franco Nardi, copyright marzo 2000)

 

Il carnevale ciociaro pontecorvese dura 15 giorni con un intenso programma di manifestazioni e parate. La prima sfilata di carri allegorici a Pontecorvo è datata 1952, come ci ricorda l’amico Fernando, e fu guidata da un gigantesco elefante (o alicantro) di carta pesta. Alicantro che non poteva mancare nelle edizioni successive, fino a quella del 2000, immortalato dal nostro sempre puntuale fotoreporter, Franco Nardi.

 

 

Tra gli appuntamenti più importanti che, come tutti gli anni, si susseguono nell’arco del periodo carnevalesco ricordiamo: il tradizionale Festival dei bambini mascherati al Giovedì Grasso; l’investitura della Principessa di Pontecorvo, preceduta da un coloratissimo corteo principesco i cui componenti percorrono le vie della città organizzando i proverbiali scherzi; i classici giochi popolari come il seguitissimo tiro alla fune, la gustosa gara dei maccheroni e l’intramontabile palo della cuccagna; la sfilata dei celebri carri allegorici, con la partecipazione della Principessa su un risciò tirato da due cinesi, della sua corte e di Sua Maestà Re Carnevale.

 

 

Da menzionare le due maschere più particolari della cittadina ciociara, ovvero Burlicchio e Mazzamauro. Il primo indossa un vestito a rombetti colorati simile a quello di Arlecchino, e sfoggia un lungo naso alla Pinocchio. Sul secondo si narra una leggenda, ricordata dal nostro "storico" Fernando, che farebbe provenire le sue origini al periodo in cui i Saraceni invasero la zona e gli abitanti nostrani urlavano "ammazza i more", da cui, nei secoli "Mazzamauro". Fantasia, realta? In tempo di Carnevale tutto è possibile, no?

 

Tra i carri che hanno sfilato in questo primo Carnevale Pontecorvese del nuovo secolo non poteva mancare il "ritorno di Andreotti".

 

La sfilata passa sul celebre ponte - "pons curvus" sulfiume Liri – a cui la città deve il suo nome.

Buffalmacco