ARADIO ANGH’IO
Aneddotica legata alla nascita, crescita e fine delle Radio Libere a Roccasecca
(prima puntata)
I tecnici di Radio Sirio sul ponte di Roccamonfina
Ferdinando, Franco e Gianfranco racconteranno a puntate, sull’Eco, la storia delle prime radio private a Roccasecca, di cui loro furono diretti protagonisti. Gli aneddoti riferiti sono tutti assolutamente veritieri, appena romanzati in qualche occasione, soprattutto per garantire la "privacy" di alcuni personaggi. Una sorta di "Radiofreccia" ciociara … Precisiamo che talvolta i ricordi fanno un po’ difetto nelle acute menti dei nostri collaboratori impegnate in ben altri e più seri pensieri oramai da anni, quindi perdonate qualche inesattezza ed imprecisione su date, luoghi e persone. Già sul nome della "prima radio libera" e sulla località precisa della "prima sede" non esiste una totale unanimità di rimembranze … Vorrà dire che i lettori potranno integrare o correggere questo lungo reportage con precisazioni e aggiunte. In questo modo le puntate potranno anche crescere … Buona lettura.
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Premessa di Gigio
E’ difficile dare un ordine cronologico agli eventi che riguardano l’inizio delle Radio private a Roccasecca. C’e’ chi sostiene che la prima a nascere sia stata Radio Roccasecca International, qualcuno dice nel ’75, altri nel ’76.
Altri dicono che sia stata Radio Monte Asprano, nel dicembre del ’75. Anche i diretti interessati non ricordano bene, dicono una data, poi la smentiscono; ma in fondo poco importa. Ciò che conta e’ l’entusiasmo profuso per gestire, vivere e soprattutto far sopravvivere, pur con strutture alquanto precarie, il sogno di essere finalmente padroni di quel mezzo che da sempre sembrava appartenere ad "altri". Si aveva finalmente la libertà di far sentire la propria voce, di scegliere personalmente la musica da mandare in onda e non restare passivamente ad ascoltare ciò che "altri" programmavano. C’e’ chi questa possibilità l’ha usata in pieno e chi invece si e’ accontentato di presentare le scalette delle richieste di dediche degli ascoltatori, ma tutti coloro che hanno partecipato si sentono tuttora legati a quegli anni di mille progetti vissuti insieme con spensieratezza. Ho visto illuminarsi gli occhi agli amici che ho invitato a raccontare storie ed episodi legati a quegli eventi; gente ancora legata alle lunghe ore di trasmissione passate a mixare dischi o ad improvvisare dibattiti elettorali, legandosi agli ascoltatori in modo continuo ed appassionato. Erano gli anni d’oro delle Radio private, bastava una piccola stanzetta, un trasmettitore, qualche disco (magari portato personalmente scegliendolo dalla propria raccolta) e poco altro per diventare "Radio Roccasecca International". Le pagine che noi andiamo a presentare in questo numero - e nei prossimi - non vogliono essere la Storia, ma semplicemente una raccolta di testimonianze e di aneddoti che danno comunque una chiara visione della magia che circondava quell’elemento aggregante. La storia, vi accorgerete, non e’ univoca perché ognuno racconta e da una cronologia personale agli eventi. Avevamo pensato di fare una ricerca più corretta, e non è escluso che lo si faccia successivamente, ma per ora sarà bello anche leggere le varie opinioni così come vengono, senza pignolerie, senza la pretesa di dare "date attendibili". Del resto è inevitabile non trovarsi perfettamente d’accordo sulla perfetta cronologia delle radio private sorte un quarto di secolo fa. Anzi, proporrei a tutti di scrivere i propri ricordi e gli aneddoti più simpatici anche se non si rammenta l’esatto riferimento cronologico degli avvenimenti, elemento importante ma sicuramente secondario rispetto alla storia in sé, vero interesse focale per il lettore. Le testimonianze - anche piccole cose, piccoli e grandi aneddoti - finiranno nella brace....pardon, nelle pagine dell'Eco.
RADIO ROCCASECCA anno '75 circa (Franco)
F u la prima emittente libera a Roccasecca, almeno così dicono in molti. In una delle trasmissioni d’esordio una emozionantissima ragazza deve annunciare uno dei primissimi brani mandati in onda. Ebbene, la fanciulla, sarà stata l'emozione o la scarsa conoscenza musicale, prende fiato ed annuncia: "QUI ARADIO ROCCASECCA, è il momento di CARLS AVANA AZUR" (alias Charles Aznavour).
RADIO ROCCASECCA e RADIO MONTE ASPRANO (Gigio)
Ottimo!! Io potrei portare qualche testimonianza di Radio Roccasecca International la prima in assoluto) e Radio Monte Asprano. 1a radio in assoluto a Roccasecca : Radio Roccasecca, che qualche buontempone si ostinava a chiamare International. L'anno non lo ricordo ma presumo fosse 1975. Prima sede della radio, l'attuale casa Vano in Via Risorgimento, casa che allora, nell'altra sua ala, era occupata da una famiglia e noi nella parte destra e consisteva in una grande stanza dove c'era di tutto escluso un po' di privacy e di silenzio. L'eco era naturale da stanzone spoglio. Non era un problema perché si parlava poco e si metteva molta musica. Seconda sede lo scantinato della attuale casa di Domenico il fotografo, sotto il suo attuale negozio : via Piave affianco al "Cafe' de la rue". Di quel periodo ricordo due cose principalmente : la signorina Aradio balbettava le sue prime dediche lì; la radio fu messa all'indice perché mandò in onda quella canzone della Birkin. "Je t'aime … moi non plus" censuratissima in tutta Italia, anche nella celeberrima Hit Parade radiofonica di Lelio Luttazzi. Poi venne Radio Monte Asprano, direttore Carlo Frezza, attuale presidente della Pro Loco. Era una radio ben strutturata, mancavano si i fondi, ma le emissioni erano regolari e senza strafare, dalle 15 alle 23- Sede zona Castello vicino alla Madonna di Lourdes. Ma di questa emittente manderò notizie più approfondite per il prossimo numero. Voglio solo dire che aprì i battenti nel dicembre del ‘75 ed ebbe subito come ospite per tre ore di fila il nostro Severino Gazzelloni il giorno 26 di quel mese. Alla programmazione ho partecipato anche io facendo una trasmissione che si chiamava "Gran Bazar", roba stile Rai. Io la conducevo 3 gg a settimana dalle 15.00 alle 17.00. Erano previste anche delle dediche. Poi c'e' stata la nascita di Radio Sirio, poi di Radio Melody. Io ho partecipato a Radio Sirio nel 1980-81, quando era al suo massimo fulgore. Lì ho fatto varie trasmissioni.... poi vi racconto.... facevo cose con Ferdy.... cose che sono andate di moda anni dopo.... degli antesignani? Si si, avevamo belle idee davvero...anche con il revival che noi chiamavamo "Ragnatele", cosa che e' andata forte anni dopo dappertutto.
RADIO ROCCASECCA gli albori, 1975 (Ferdinando)
Radio Roccasecca era una radio incredibile. Siamo nel settembre del 1975, 25 anni fa per l'esattezza. La sede: prima in uno sgabuzzino di via Piave, poi in un sottoscala, infine in una stanza dell'attuale casa dell'ingegner Vano, prospiciente il vecchio Dopolavoro Ferroviario. I programmi: sul demenziale anzi che no. C’era libertà: assoluta, anche di dire e fare le corbellerie più assurde. Gli speaker: tutti quelli che volevano perdere un pò di tempo davanti ad un microfono. Le selezioni: assolutamente nulle, si prendevano tutti anche perché si doveva riempire un periodo di tempo non indifferente. I testi: rigorosamente a braccio, comprese le battute di Lone Wolf, di Dino e company. Io e Gigio come al solito presenti, come poi con Radio Sirio, altro reperto storico che verrà raccontato a parte.
A Radio Roccasecca, la prima e una delle prime in assoluto della Ciociaria credo, c'era gente veramente incredibile. Ricordo una ragazza dell'epoca che, annunciando i dischi, riusciva a tirar –fuori cose come "Ping Floiden", "Gentesis", "Le Ombre" (per le Orme), Rottenroll (per Rock and Roll ) ed altre amenità del genere. Ricordo che convinsi Massimino , dopo lunga e serrata opera di persuasione, a collaborare con noi. Lui aveva una buona e selezionata collezione di Lp di musica Pop, Rock e Blues, ma era gelosissimo dei suoi dischi. Beh, una sera che lui non poteva venire per la trasmissione, per la prima volta me ne affidò alcuni con mille raccomandazioni. Arrivai alla radio ( a proposito la fanciulla di cui sopra negli annunci che qualcuno si azzardava a chiamare gingles, con voce squillante continuava a ripetere irrimediabilmente "Siete sintonizzati su ARADIO ROCCASECCA". e non ci fu mai verso di farle capire che avrebbe dovuto dire "Radio Roccasecca"! Per lei era "ARADIO" come in perfetto dialetto) mi sedetti e impilai i dischi della mia scaletta. Cominciai il programma da solo, con uno dei sedicenti tecnici in regia. Ad un certo punto arrivò Enzo Filancia. Io, man mano che mandavo i pezzi, scartavo gli LP già utilizzati appoggiandoli su una sedia accanto a me, leggermente indietro rispetto alla mia posizione. Ricordo come fosse ora che era una sedia da bar, di quel legno a fisarmonica, che si utilizzavano ne giorni di festa all'aperto. Enzo cominciò a gironzolare intorno a me curiosando e interessandosi al solito alla strumentazione. Ad un certo punto mi dimenticai di lui, tutto concentrato sul programma. Dovete capire, avevamo appena scoperto di essere ascoltati sino a Sant'Elia Fiumerapido dove io, all'epoca, avevo interessi di vario genere... Dalla sedia di cui sopra tolsi alcuni Lp per riutilizzarli ( le scalette seguivano il mio umore e a volte mandavo anche tre o quattro pezzi dello stesso album, non avendo peraltro moltissima scelta). Alla fine salutai il "mio pubblico", mi rilassai togliendomi la cuffia, mandai la sigla del programma e mi girai per riprendere un paio di Lp rimasti sulla sedia. A quel punto realizzai il dramma !!! Enzo, come al solito disastroso più che distratto, si era seduto sulla sedia senza togliere i dischi. Gli urlai di alzarsi subito, ma lui pensando al solito scherzo cominciò a scherzare e ridere muovendosi ancora sulla sedia. Allora scattai su di lui scaraventandolo lontano. Poi raccolsi due Lp e non potei far altro che constatare che entrambi erano rotti in un paio di punti. Quasi sul bordo si erano staccati un paio di pezzi di vinile!!!!! Dovete sapere che Massimino era geloso dei SUOI dischi, nel senso che non ne voleva due nuovi, ma era affezionato alle SUE copie. Si erano rotti proprio due dei suoi più amati, mi sembra Harvest di Neil Young e , ma potrei sbagliarmi, Catch Bull At Four di Cat Stevens. Non oso spiegarvi come feci a dirglielo. Naturalmente non volle che gli ricomprassimo i dischi, ormai era inutile. Il danno era irreparabile e la sua rabbia infinita. Beh, ce ne volle perché si calmasse e da allora i suoi dischi non lasciarono mai più le sue mani. Anche questo era Aradio Roccasecca.
Il manifesto che pubblicizzava Radio Sirio, forse la più famosa tra le radio locali a Roccasecca. Se ne parlerà abbondantemente nella prossima puntata.
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