ARADIO ANGH’IO

Aneddotica legata alla nascita, crescita e fine delle Radio Libere a Roccasecca

(terza puntata)

Siamo giunti ormai alla terza puntata e ancora ci sono tante cose da dire sull’argomento. Ho parlato con i responsabili delle radio che hanno trasmesso da Roccasecca; ognuno ha qualcosa da raccontare di quegli anni spensierati e felici. Poi ci sono ancora tanti aneddoti simpatici, tante trasmissioni da ricordare. Mi sembra come se l’argomento fosse senza fine.

Su alcune cose scritte nelle due puntate precedenti, e probabilmente anche in questa puntata, non tutti sono stati d’accordo. Noi non vogliamo prendere le parti di nessuno. Ci siamo soltanto limitati ad addolcire alcuni riferimenti personali. Vogliamo invitare chiunque voglia dire la sua di farlo inviandoci lo scritto da inserire.

Buona lettura

Gianfranco

 

RADIO SIRIO, estate 1979

(Franco)

 

Una ventata di freschezza sconvolge la radio. Arriva a Roccasecca una ragazza di Ostia, carina, di quelle con ogni cosa al posto giusto. Vestiva la moda del tempo, jeans "Lewis", tuta Adidas celeste con righe verticali blu, Boxer Piaggio blu su cui ci si sedeva in punta di sella, Maglietta Elleesse o Lacoste Blu, scarpe di pezza di cui non ricordo il nome, oppure Adidas Starn Smith bianche. Ebbene questo angelo blu arrivò a Roccasecca e presto venne a visitare Radio Sirio. Finì per collaborare con noi a qualche programmazione. Apriti cielo, i turni che prima sembravano forzati divennero i più ambiti a tal punto che tutti volevano stare in radio proprio mentre "lei" andava in onda. Ormai la radio era gremitissima anche il sabato pomeriggio. Iniziò una concorrenza spietata tra tutti i DJ, fonici e quanti altri volevano tentare un qualsiasi approccio con lei. Io partivo da una posizione di vantaggio perché facevo programmi sui cantautori, come lei, vestivo come lei, eravamo affini per molte altre cose. Ben presto però, tutti cominciarono a vestirsi come lei e tutti cominciarono ad interessarsi ai cantautori. Quel piccolo vantaggio ben presto venne meno. Il resto non è raccontabile per tutela della privacy.

 

RADIO SIRIO, 15 agosto 1979

(Franco)

Scandalo. Succedeva spesso che ci si dimenticasse del microfono aperto. In tali occasioni si sentiva qualche parola in dialetto o poco di più. Purtroppo però una volta accadde un fatto tragico. Infatti immancabilmente qualcuno lasciò il microfono aperto proprio mente si commentavano le grazie di A., potete immaginare con quale frasario e con quale dovizia di particolari. Per quanto Radio Sirio fosse sgangherata devo dire che era seguita, se non altro per un fatto di moda. Lo scandalo fu grande e diversi ragazzi non passarono più in radio. Personalmente non ho parlato per anni con alcuni di loro. La voce arrivò perfino alla locale stazione dei Carabinieri i quali, mi risulta, fecero delle indagini. "Lei" non venne più in radio e così inizio il declino estivo di Radio Sirio e finalmente prendemmo la saggia decisione di trasmettere solo fino alle 22.

 

RADIO SIRIO, Freddy Geraci a Roccasecca

(Franco)

 

Eravamo in autunno, Radio Sirio perseverava nel fare concorrenza a Radio Gari; evidentemente eravamo proprio convinti. Convinti fino a tal punto che quando ci dissero che a Radio Sirio sarebbe venuto Geraci gridammo alla vittoria. Farneticanti pensavamo che il nostro palinsesto e le nostre capacità avevano convinto la "concorrenza" a farci delle serie proposte. Sarà stata l'incoscienza, la follia, l'esuberanza giovanile o quanto altro, fatto sta che organizzammo addirittura una festa per il fatidico giorno. Pubblicizzammo la cosa a tal punto da creare l'evento. Fonti ufficiali dicono che Geraci, editore di Radio Gari, avesse fatto delle proposte che ritenute inadeguate dai rappresentanti di Radio Sirio. Per quanto mi risulta dico che non solo Geraci non venne, ma tempo dopo inviò una diffida a non invadere le frequenze della sua emittente. Credo sia proprio questa la verità storica. Arrivammo ad un punto di saturazione tale che a distanza di un anno uscimmo in gruppo dalla radio. Per molti il non sentirsi oppressi dai turni era motivo di distensione, ed ancora oggi è motivo di goliardici ricordi. Insomma dissanguati economicamente, considerate le finanze dell’epoca, senza più energia abbandonammo questa esperienza. Ad altri va il merito di aver portato Radio Sirio a buoni livelli per molti anni ancora, ad un gruppo di giovani idealisti quello aver creduto in una follia.

 

RADIO MELODY, autunno 1984

(Franco)

 

Io e mio cugino Roberto eravamo in macchina a sciupare benzina su via Piave. Considerato il folclore di Radio Melody e del mitico D.J. Giancarlo eravamo costantemente sintonizzati sulle sue frequenze. Ad un certo punto annunciò un brano di Fred Buongusto che in estate aveva riscosso un grande successo con una canzone di cui non ricordo il titolo. L'oggetto della presentazione del brano fu questo: "Fred Bongusto morto tragicamente in un incidente d'auto". Ovviamente i nostri commenti furono di stupore ed appena arrivati alla stazione diffondemmo la notizia che, come sovente accade nei piccoli centri, si propagò immediatamente. Cercammo di attingere ulteriori notizie, ma né radio né tv ne davano l'annuncio. Capimmo qualche tempo dopo l’equivoco: in effetti vi era stato un cantante bruscamente deceduto a causa di un incidente d'auto, molti anni prima, niente di meno che FRED BUSCAGLIONE! Oserei dire, ripetendo una frase ben nota ai lettori dell’Eco: "accise i pò raccise".

 

RADIO SIRIO, 1984 circa.

(Franco)

 

L'episodio che vi racconto non riguarda propriamente il tema, ma è carino e lo voglio ricordare. In quegli anni avevamo un circolo privato denominato "Il Punto" . Eravamo tutti soci fondatori però, a distanza di anni oserei coniare il termine soci "scocciatori", decisamente più appropriato. Il Prof.A.D.N. meglio conosciuto come Tonino. Polemico dal cuore d'oro, responsabile e giudizioso, fu eletto Segretario all’unanimità per la sua proverbiale precisione ed onestà. I soci "scocciatori" in assemblea decisero di collaborare con Radio Sirio e si inserirono nel palinsesto con un programma dal nome "Effetto Notte". Il programma era interessante, culturalmente valido ma non pesante ( lo dico da persona non interessata, ero appena andato via da Radio Sirio e collaboravo con una radio di nome "Universo Sound"). Immaginate le serate invernali ed un gruppo di amici che si compatta ulteriormente intorno ad un circolo. Immaginate questo gruppo di amici che conduce insieme un programma. Immaginate gli amici che "ascoltano" il programma dalla sede del circolo, pronti a "rompere" e "criticare" i novelli D.J. di ritorno dalla radio. Era indubbiamente una situazione intrigante al limite della libidine per dei poco più che ventenni pronti a "rompere tutti su tutto". Però vi era un problema ... un piccolo problema, ma all'epoca enorme. Vi era M. M. , socio ordinario iscritto da poco, non proveniente dal nucleo delle amicizie storiche, che cercava di integrarsi in un contesto diverso dal suo (veniva da Roma credo). Ricordo che era un tipo particolare, ma noi certo non lo aiutammo ad integrarsi nel modo dovuto. Fatale gli fu "Effetto Notte". Infatti M.M. la sera era sempre il primo ad arrivare al circolo ed imponeva a tutti, per ore, del jazz. Sarà stato per esibizionismo o per vera passione non saprei dire, so per certo che noi che eravamo per una musica decisamente diversa e ci sembrava di non poter proprio coesistere. La situazione si trascinava da qualche mese e divenne incandescente proprio in concomitanza del programma radio. Si erano già verificate discussioni sull’argomento. Una sera come tante, come al solito mi recai al circolo, e in tale occasione l'atmosfera non era quella giusta, niente casino, a ping pong non giocava nessuno, la stanza video era spenta, tutti i soci nel sala bar ma in assoluto silenzio. Anche dalla discoteca non arrivava la solita musica jazz. Chiesi cosa fosse accaduto, ma, senza alcun commento mi venne indicata la sala musica. Entrai ed al ritmo dei miei passi le luci psichedeliche illuminarono debolmente la stanza. Vedo ancora come allora le strane ombre delle pareti sulla moquette rossa. Accesi la luce e..... TUTTI I DISCHI DEL POVERO M.M. ERANO STATI INCHIODATI AL MURO!

Questo fu un tragico epilogo, causa la cosiddetta "mancanza di dialogo". Non aiutammo certamente una persona con gusti ed atteggiamenti diversi dai nostri ad inserirsi nella comunità: da quel momento lui disertò il circolo. Per qualche sera ci fu un'atmosfera pesante. In compenso finalmente potemmo ascoltare con regolarità "Effetto Notte". Però fu una vittoria di Pirro, M.M. ci mancava. Però...la fortuna ci venne incontro. In quegli anni riscosse grande successo Battiato con la canzone "Cucuruccucù". Tutti noi diventammo degli M.M. a discapito del povero Tonino. Infatti immancabilmente, quando arrivava al circolo, a tutto volume mandavamo la suddetta canzone integrandola con un coro. Questa storia durò fino a quando una sera il povero Segretario e sbottò: "e mo basta! E cuccuruccuccù, la casa n'gima a gliu' monte n'ge la facce propria chiù". OBIETTIVO RAGGIUNTO fine di "Cucuruccucù".