LE SERIE TELEVISIVE STORICHE

AI CONFINI DELLA REALTA’

 

(Quinta puntata)

 

 

"C'è una quinta dimensione oltre quelle che conosciamo. È una dimensione vasta come lo spazio e senza tempo come l'infinito. È l'incerta zona di confine fra luce e ombra, scienza e superstizione, a metà strada fra le paure più profonde dell'uomo e l'apice della conoscenza. È la dimensione dell'immaginazione, e si trova... ai confini della realtà"

 

Quinta puntata della rivisitazione della serie televisiva "AI CONFINI DELLA REALTA’ " (titolo originale "THE TWILIGHT ZONE"). Buon divertimento!

 

Immagine allo specchio

(Mirror image)

 

Scritto da: Rod Serling

Regista: John Brahm

Cast: Vera Miles, Martin Milner, Joe Hamilton

 

Trasmesso per la prima volta il 26 febbraio 1960.

Siamo di fronte ad uno degli episodi più caratteristici dell’intera serie. Una storia semplice ma allo stesso tempo angosciante nella sua linearità. Una giovane donna – la celebre Vera Miles – si trova nella sala d’attesa alla stazione degli autobus a lunga percorrenza. E’ seduta su una panchina, con la valigia accanto.

 

 

Ad un certo punto si alza e, guardandosi allo specchio, vede l’immagine di se stessa seduta ancora su quella panchina. Ella si è imbattuta nel suo alter ego! Presa dal panico, viene colta da una violenta crisi ed accompagnata in ospedale. Un giovane (Martin Milner, che otterrà in seguito una certa notorietà col telefilm poliziesco "Adam 12") che l’aveva soccorsa, contento per averla aiutata e per averla convinta a farsi curare, rimane alla stazione, ad aspettare il proprio pullman. Ma anche lui si troverà davanti a qualcun altro che gli somiglia in modo incredibile!

 

 

C'e' chi afferma che esistono due mondi paralleli, del tutto simili l'uno all'altro, dove ognuno di noi ha un alter ego, un suo duplicato identico in tutto e per tutto. E capita, ma assai raramente, che i due mondi entrino in contatto fra loro ed in quei casi ciò' che accade e' decisamente Ai Confini della Realtà'!

 

 

L’autostoppista

(The Hitch-Hicker)

 

Scritto da: Rod Serling

Regista: Alvin Ganzer

Cast: : Inger Stevens, Leonard Strong, Adam Williams, Lew Gallo, Dwight Townsend

 

 

L’episodio, numero 16 della serie, è andato in onda la prima volta il 22 gennaio 1960.

Narra la vicenda di una donna che, durante un lungo viaggio in automobile, è continuamente ossessionata dalla presenza di un autostoppista che, a più riprese, le chiede un passaggio. Anche quando si ferma ad una stazione di servizio lo stesso inquietante autostoppista sta lì e la guarda sorridendo e richiama la sua attenzione. Quando esce da una galleria lui e' sempre lì, ai bordi della strada, che la aspetta. Ma soltanto lei riesce a vederlo, e si sente perseguitata: nessun altro lo nota. Qualcuno comincia anche a pensare che la donna soffra di allucinazioni. Dopo tanta resistenza e dopo una lunga fuga, alla fine l’uomo sparisce e la donna può finalmente fermarsi per telefonare a casa, alla propria madre. Ma non la trova, si è sentita male dopo avere saputo che la sua unica figlia è morta poche ore prima, in un incidente stradale.

Ora l’autostoppista potrà salire in macchina con lei ed accompagnarla nella loro comune e definitiva meta. Basato su una storia di Lucille Fletcher.

 

 

 

 

 

Un’insolita macchina fotografica

(A most unusual camera)

 

Scritto da: Rod Serling

Regista: John Rich

Cast: : Fred Clark, Jean Carson, Adam Williams

 

 

 

Questo memorabile episodio fu trasmesso il 16 dicembre 1960. Esaminando la loro ultima refurtiva, una coppia di ladri scopre che la vecchia macchina fotografica di cui sono entrati in possesso ha qualcosa di magico. I due – lui un tipo senza scrupoli, lei senza molta intelligenza - la provano e presto ne scoprono il segreto. Le foto escono istantanee da una fessura sulla sommità della macchina in anticipo di cinque minuti rispetto all’avvenimento! Essa dunque fotografa quel che accadrà cinque minuti dopo nel punto in cui e' puntato l’obiettivo. Divenuti un terzetto, col fratello di lei, cercano il modo di trarre il maggior vantaggio dall’uso della macchina fotografica. Si recano all'ippodromo e fotografano il tabellone degli arrivi esattamente cinque minuti prima della fine della corsa, in modo da sapere in anticipo l’ordine di arrivo. In questo modo vincono una montagna di soldi alle scommesse. Tornati nella loro stanza d'albergo, la ragazza si affaccia alla finestra per fotografare la strada sottostante. Ma non riuscirà a vedere il soggetto della fotografia che si va sviluppando: lei, senza vita, sdraiata sul selciato, dopo essere caduta dalla finestra insieme agli altri in conseguenza di un’aspra lite.

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Chi troppo vuole

(What you need)

 

Scritto da: Rod Serling

Regista: John Brahm

Cast: : Steve Cochran, Ernest Treux, Reed Morgan, William Edmonson, Arline Sax

 

 

 

Lo stesso regista di "Immagine allo specchio", John Brahm, ci regala un altro episodio notevole, che ricorda un po’, sotto certi aspetti, anche quello della macchina fotografica. Gli americani poterono goderselo la prima volta durante la sera di Natale del 1959!

 

 

Narra di un amabile vecchietto che vende per strada piccole cose di scarsa utilità: pettini, lacci da scarpe e cose simili. In realtà lui, più che vendere, regala cose di cui le persone hanno bisogno. Sembra che il vecchio abbia la capacità di vedere nel … futuro. Ad esempio regala ad un tale un biglietto dell’autobus, apparentemente senza motivo. Ebbene, di lì a poco quel tale utilizzerà, sorpreso, proprio quel biglietto. L'imbroglione Fred Renard (Cochran), avendo scoperto questa miracolosa abilità del vecchietto, lo segue e cerca di trarne profitto. Ma il vecchietto prevede solo cose semplici, di scarso valore e l'arrogante malvivente pagherà con la morte la sua prepotenza e disonestà: Ruba delle scarpe ma finirà sotto le ruote di un’automobile. Basato su un racconto breve di Lewis Padgett.

 

 

 

L’uomo nella bottiglia

(The man in the bottle)

 

Scritto da: Rod Serling

Regista: Don Medford

Cast: : Luther Adler, Vivi Janiss, Lisa Golm, Joseph Ruskin, Olan Soule, Peter Cole, Albert Szabo

Episodio numero 38 della serie, data di trasmissione: 7 ottobre 1960 (quanto eravamo piccoli!).

 

 

La prima scena ci porta davanti alla opaca vetrina di un rigattiere. Entra nel negozio una povera donna.

 

 

Costei vuol vendere una vecchia bottiglia che il rigattiere, più per compassione che per guadagno, accetta di acquistare. La bottiglia appare come un comune fiasco di nessun valore fino al momento in cui cade e si rompe, liberando dal suo interno un genio, proprio come quello della famigerata "Lampada di Aladino" che tutti ben conoscono. Come tutti i geni che si rispettino, anche quello della bottiglia sarà in grado di soddisfare quattro desideri a colui che lo ha aiutato ad uscire.

 

 

Immaginate l’incredulità del rigattiere, il quale, una volta ripresosi dal panico e dalla meraviglia, da buon negoziante, fiuta "l’affare" e parte con le sue richieste, insieme a sua moglie. La prima domanda viene sprecata, come da copione in tutte queste storie dove c’è da farsi esaudire una serie di richieste (ricordiamo la celebre fiaba "I tre desideri", n.d.r.) chiedendo la riparazione della vetrina infranta; poi i due vogliono un milione di dollari, quindi il potere. Come va a finire? I soldi se li prenderà quasi tutti il fisco ed il potere porterà il povero rigattiere ad incarnare niente di meno che Hitler nelle sue ultime ore. Non resta che l'ultimo desiderio e non esiste alternativa: deve tornare esattamente la persona di prima. Il genio ritorna da dove era venuto. Infine una scopa rompe di nuovo il vetro della vetrina.

 

 

(fine della quinta puntata)

Mr. Dick