Eco revisited

Riproponiamo in questa edizione dell’Eco una nostra domanda all’Amministrazione Comunale di Roccasecca in merito all’ordinanza sui “rifiuti urbani”. Va detto, per dovere di cronaca, che tale domanda è rimasta tuttora senza risposta. Certamente l’allora onorevole signor sindaco Antonio Abbate non trovò il tempo di rispondere all’umile giornalino, che pure trovava il modo di leggere sovente e volentieri, come Franco si peritava di informarci! Tant’è, gli “eletti” difficilmente hanno tempo per gli … “elettori”.

La nostra informativa con annesso quesito fu pubblicata sul n. 9 dell’Eco di Roccasecca, del Luglio-Agosto 1997. Cinque anni fa.

 

RIFIUTI URBANI

 

Una domanda alla Giunta comunale di Roccasecca

 

Vorremmo porre un quesito alla Nuova Giunta (che è anche la Vecchia Giunta) del Comune di Roccasecca, in merito all’ordinanza sui rifiuti urbani, in vigore ormai da parecchi mesi. Detta ordinanza recita, con un adesivo giallo a lettere rosse posto su tutti i cassonetti dell’immondizia, che:

Bene. Fin qui nulla da eccepire, almeno per quanto riguarda i residenti, che eviteranno così di tenere i cassonetti ricolmi di immondizie durante il weekend. Allora vediamo un po' dove è il problema e qual’è la domanda che poniamo. I non-residenti, coloro cioè che trascorrono in Roccasecca soltanto alcuni periodi di ferie e, soprattutto alcuni fine settimana, come devono comportarsi? Costoro arrivano di solito il venerdì sera, ancora in tempo per gettare i rifiuti, ma purtroppo ancora privi dei medesimi, non avendo avuto il tempo materiale di produrli. Il sabato mattina, entro le ore 8, corrono a buttare nel cassonetto quanto prodotto la sera precedente (cena) e la mattina stessa (se hanno fatto colazione presto).

 

Poi dovrebbero non gettare più nulla fino alla domenica sera. Ma questi signori solitamente ripartono la domenica pomeriggio, abbastanza prima delle fatidiche ore 21, in cui sarebbe possibile buttare i rifiuti senza incorrere nella multa di lire 50.000.

E allora? Come devono fare?

Noi abbiamo riflettuto sull’argomento, ma non siamo stati capaci di generare più di quattro risposte possibili che ci permettiamo di proporre.

 

·      Non buttare nulla, e conservare i rifiuti in casa fino al week end successivo, se si torna la settimana dopo, o per 15 giorni, o per 21 giorni, e così via, finchè non si torna, in modo da poter gettare i sacchetti la sera del venerdì, compresi i vermi bianchi che nel frattempo si saranno formati in gran quantità e grandezza. (vedi libro “La tana del verme bianco” di Bram Stoker)

·      Non creare immondizia. Durante il sabato e la domenica il non-residente cercherà di mangiare fuori casa, di farsi invitare da amici e parenti residenti, in modo da ridurre al massimo l’immondizia generata.

·      Recare ad amici e parenti i sacchetti prodotti. Saranno questi ultimi a farsi carico di unire i propri sacchetti a quelli dei consanguinei, per la tradizionale elimina-zione della domenica sera.

·      Riportarsi indietro i sacchetti e gettarli poi nella città di provenienza. I romani, ad esempio, potrebbero trasportare la propria immondizia in macchina fino alla capitale, dove un sindaco sprovveduto come Rutelli ancora consente di eliminare i sacchetti anche nei giorni festivi e semifestivi.

Ovviamente, rispettosi delle norme e delle leggi, non mettiamo nel novero delle opzioni quella di rischiare la multa liberandosi dei sacchetti negli orari proibiti.

Restiamo in fiduciosa attesa.