Eco revisited

In occasione dell’Eco di Pasqua simo andati a scovare un vecchissimo numero de “L’Eco di Roccasecca”, ormai irreperibile anche tra gli arretrati. Si tratta del n. 2 del Luglio-Agosto 1996, pag. 3, rubrica “Racconti e frasi celebri. Buon divertimento

 

 

CULTURA

 

Racconti e frasi celebri

Nel numero precedente ci eravamo occupati di alcuni aspetti della lingua ciociara, e del dialetto roccaseccano in particolare, in questa occasione soffermeremo invece la nostra attenzione su alcune storie, o fiabe, così come ci sono state tramandate, e su alcune frasi, antiche o recenti, rese celebri dal tempo.

 

La storia del Vecchio sul Monte (fiaba)

 

Questa favola, la cui origine si perde nella notte dei tempi, veniva raccontata spesso dalla vecchia governante di casa Sarro, Luigia, ai pargoletti prima di addormentarsi.   La particolarità di questa storia sta nel fatto che non aveva praticamente fine e lasciava gli stupefatti bimbi nell’attesa e nel mistero.   Diceva così:

“C’era una volta un vecchio, con la barba bianca, lunga lunga, sopra un ponte.....

Zitto, che mò te la racconto!

“C’era una volta un vecchio, con la barba bianca, lunga lunga, fino ai piedi, camminava piano piano piano, su un ponte.....

Zitto, che mò te la racconto!

“C’era una volta un vecchio, con la barba bianca bianca, lunga lunga lunga, fino ai piedi, camminava piano piano piano, n’coppa ann’u monte.....

Zitto, che mò te la racconto!

“C’era una volta un vecchio, con la barba bianca bianca bianca, lunga lunga lunga lunga, fino ai piedi, camminava piano piano piano piano, sopra a un ponte, arrivava n’coppa ann’u monte.....

Zitto, che mò te la racconto!

 

Frasi celebri

“Sui campi di calcio”

Durante i tornei estivi di calcetto è abbastanza usuale sentire frasi ed allocuzioni di una certa espressività ed importanza.  Vogliamo in questa sede rammentarne alcune tra le più gustose degli ultimi anni.   Nel Torneo dell’agosto 1992, il fiero capitano del Team Vicini, Ferdinando, con la propria squadra in vantaggio a pochi attimi dalla fine dell’ incontro, ma sbilanciata in avanti, urlò ai suoi compagni:

- “Ma è possibile mai, che vinciamo e ci stanno 3 innanzi e 2 soli dietro?  Tornate!! Tornate!!

ARRE’T!!!!!!”

 

Durante lo stesso Torneo, il Vicini si distinse in un’altra memorabile partita, disputata con una insolita maglia n.3, soprattutto per aver picchiato costantemente gli attaccanti avversari (tipo il croato Bilic).   Al termine dell’incontro due suoi avversari, rivestitisi e zoppicanti, commentavano così:

- “Sì vist’ chigliu 3! Menava eh?

-”Manneggia se menava!”

 

In una partita più recente, con la propria squadra in svantaggio a pochi minuti dalla fine, Ferdinando Vicini si getta all’attacco per l’ultimo assalto alla porta avversaria.   Ma il portiere esce e abbranca il pallone, che gli sfugge per un attimo, ma lo afferra subito di nuovo.   Quella piccola indecisione gli è fatale!   Ferdinando piomba su di lui menando vigorose zampate sul pallone (e sulle mani!).  Compagni e avversari cercano di fermarlo, il portiere urla, con le mani macellate, ma lui non molla e continua a calciare urlando:

- “Non l’ha presa! Non l’ha presa! Gli è sfuggita Non l’ha presa!!! NON L’HA PRESA!!!!!!”

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“Nei negozi”

La scena si svolge all’interno del negozio ABACO di Gianfranco Gigione Molle, il quale sta tranquillamente discorrendo con Riccardo Milan, interessato alle videocassette musicali esposte.   Dopo aver guardato con attenzione le cassette Riccardo, indicando in particolare i titoli riguardanti un concerto del compianto Rory Gallagher nella natia Cork, un’esibizione live dei ricostituiti Ten Years After di Alvin Lee nel 1983, e “Hail Hail Rock’n’roll” di Chuck Berry con Keith Richards, sentenzia:

- ”Gianfrà, è meritorio che tu venda cassette di questo genere”

E Gigione, di rimando:

- ”Si, ma sarebbe pure meritorio che qualcuno se l’accattasse!!!”