Quando il Calcio diventa Leggenda

Tre storie di calciatori “fantastici”

 

Il brasiliano che rimaneva incantato a guardare la neve

Uno dei personaggi più atipici apparsi nel mondo del calcio italiano è Serginho, talentuoso  esterno sinistro del Milan. Tecnicamente molto abile, risulta un giocatore preziosissimo alla compagine rossonera, capace com’è d’inventarsi giocate assolutamente imprevedibili; vera e propria ala in grado di arrivare sul fondo e crossare con precisione, a volte decide di entrare a percussione in area e andare personalmente alla conclusione, con devastanti effetti sulle difese avversarie. Tuttavia uno degli aspetti più singolari di Serginho è il suo atteggiamento disincantato nei confronti del mondo del calcio. Di lui si narra che appena arrivato al Milan, un giorno svegliandosi nel centro sportivo di Milanello vide i campi tutti innevati, decise così di rimanersene tranquillamente a dormire. Quando finalmente  lo convinsero a scendere in campo per l’allenamento, si presentò talmente imbottito d’indumenti da sembrare l’omino Michelin. Pur essendo un brasiliano Serginho non soffre di “saudade”, al contrario si è adattato molto bene a Milano, anche se la neve proprio non riesce a conquistarlo.

 

Il palleggiatore di saponette

 

Vendrame con la casacca del Lanerossi Vicenza

 

Altro giocatore assolutamente stravagante era Ezio Vendrame, che militò, tra le altre, nel Lanerossi Vicenza, Napoli, Spal e Padova.

 

 

 

Barba e capelli lunghi, una sorta di “Best” italico, anche lui calciatore di classe cristallina, non amava particolarmente il mondo del calcio così legato a rigidi schemi e comportamenti (vedi il libro pubblicato l’anno scorso “Quando mi mandano in tribuna, godo!” Edizioni Biblioteca dell’Immagine, 2003). Vi rimandiamo al citato libro per gli aneddoti che racconta di persona, mentre vi offriamo una chicca inedita, raccontataci da un testimone oculare: un giorno, durante un allenamento, infastidito da alcune critiche sul suo rendimento, convocò i giornalisti negli spogliatoi e si mise a palleggiare con una saponetta. Attualmente Vendrame vive da eremita, allena i ragazzini e pubblica libri di poesia… Sembrava un “dimenticato”, eppure, con nostra grande sorpresa, lo abbiamo visto partecipare, per un’interessantissima intervista, al più celebre programma domenicale pomeridiano di RAI 1, soltanto qualche mese fa!

 

Il centravanti che faceva cadere nella rete più pulzelle che palloni

 

Due immagini di Bresciani, a metà degli anni ’80, con la storica maglia della Spal

 

A volte il talento di un giocatore può essere minato dal successo che lo stesso riscuote con l’altro sesso. È  il caso di Giancarlo Bresciani, classe 1954, centravanti esplosivo che militò tra gli anni settanta e gli anni ottanta in varie squadre, tra cui la Sampdoria. Un anno partì a razzo segnando tre reti alla prima giornata, poi, si fermò … come se avesse altro a cui pensare!

La sua fama di tombeur de femme si affermò a Ferrara, dove i soliti bene informati narrano di  come all’uscita dagli spogliatoi fosse sempre attorniato da bellezze mozzafiato, alla stregua di una rockstar. Così la sua carriera non decollò mai del tutto, ma certamente Bresciani si è divertito come pochi.

 

Gianni Sarro