Sospesi …tra le nuvole!

 

Non ci siamo visti a Natale, lo sappiamo. Forse qualcuno di voi se n’è accorto. Quando sembrava che tale assenza potesse passare inosservata, nel frizzante caos delle feste natalizie, il Popolo dell’Eco ha cominciato a tumultuare. Telefonate ed e-mails sono rimaste a lungo senza risposta. Non era dato sapere cosa stessero facendo e pensando il Direttore ed i suoi collaboratori. Qualcuno formulava addirittura l’ipotesi di un trasferimento collettivo nella Groenlandia centrale alla ricerca delle tracce dei Ciociari che, sembra, misero piede nel Nuovo Continente ben prima dei Vichinghi e di Cristoforo Colombo. Ma questa è un’altra storia. A proposito, non ce ne vogliano tutti gli studiosi che di recente vanno comprovando che i termini “Ciociaro” e “Ciociaria” debbono essere considerati superati e sostituiti con più corretta terminologia. Fino alla conclusione di detti dotti studi, e per comodità di comprensione a tutte le latitudini e longitudini, la gran parte di chi scrive sull’Eco continuerà ad usare questi termini. E’ evidente che qualunque intervento esplicativo teso a chiarire le recenti scoperte storico-ambientali sarà il benvenuto su queste pagine; in questo modo anche i lettori più tradizionalisti potranno affrontare il cambiamento con doverosa gradualità.   

“Tanto tuonò che piovve!”, dicevano gli antichi. E così nella serata del 4 gennaio scorso, in una saletta di casa Vicini, riempita in ogni ordine di posti, ai limiti della capienza, si sono riuniti collaboratori e simpatizzanti dell’Eco, quasi al completo (il Direttore, Gigio, Ferdinando, Angelo Scienziato, Silvana, Vincenzo, Gianni, Fernando, Silvio, Mietta, Patrizia, Miria, Zia Maria, Roberto, Antonio, Alarico, e, via satellite ideale, Luigi Probbo, Celestino, Maria Rita, Mario Izzi e Paola). La mancata uscita della tradizionale edizione natalizia e le rimbalzanti voci equivoche sul futuro stesso dell’Eco ( e del sito ad esso collegato) venivano poste all’ordine del giorno. “Ciociari sì, ciociari no”, “Ritorno alla fantasia”, “Più cultura”, “Trimestrali, bimestrali .. annuali?” “Garantiamo un articolo a bimestre!”  le proposte si susseguivano intervallate dagli unici interventi seri della serata, portati dai piccoli Antonio ed Alarico. La vivace e spiritosa assemblea non perveniva a conclusioni certe ed assolute (per fortuna!). L’unica certezza che esce da quella simpatica rimpatriata è sotto i vostri occhi: l’Eco c’è!  Il più lucido (!) dei partecipanti, Vincenzo, parlando dei “ritardi” nelle uscite del nostro giornale, ha detto: “L’Eco ha il diritto di respirare”. Ho sempre pensato che lui sia la mente più acuta del gruppo, anche se è ancora “a pagine scritte zero!” Diciamo che per un po’ siamo rimasti sospesi, tra le nuvole della nostra fantasia (proprio come l’automobile sul lago, nel vecchio album del gruppo Country “Ozark Mountain Daredevils”), ma sempre pronti a scendere di nuovo tra voi .

Il Direttore