Le pagine del

Dottor Probbo

 

Lo strano caso di Via Cicciotti

(il testo integrale, giunto in Redazione in due puntate nel maggio scorso)

 

Prima puntata

 Roma, 23 maggio 2003

Mio supremo Direttur,

Mio eccelso Redattur,

Miei Nobilissimi Lettur;

Qui, l'è semper quel mat del Duttur.

Il presente documento fotografico, e' stato da me ripreso in data odierna, 29 maggio 2003, alla fermata Metro "Colli Albani" di Roma.

La cosa ha presentato un discreto grado di difficoltà, vuoi per avere un momento di poca folla, quindi per un miglior inquadramento del "target", vuoi per non insospettire e/o dare troppo nell'occhio (con i tempi che corrono).

A tal proposito, un signore, dall'aria molto perbenista con la classica faccia e vestiario di chi è profondamente amante dell'ordine pubblico, si era accorto del mio agire telecamera alla mano, e dirò, si è fermato a guardarmi con un'aria tra il preoccupato e lo scandalizzato.

Se non fosse andato via di lì a pochissimo, giuro che avrei spudoratamente ripreso anche lui, e, se per caso avesse chiamato le guardie, non avrei esitato un solo istante a dichiararmi prigioniero politico o martire di Alaxa.

Dopo questa premessa, veniamo al documento:

 

(copyright Probbo foto International 2003)

 

Come noterete, Oh Direttur, Redattur & Lettur, il Centro Arredamenti "Royal Casa" si troverebbe, secondo la pubblicità, in Via E. CICCIOTTI. Il fatto e' che Via CICCIOTTI NON ESISTE; Si tratterebbe in realtà di Via E. (Ettore) Ciccotti; Vedete dunque, come esista una "I" di troppo.

Personalmente ho ricercato notizie sul personaggio Ettore Ciccotti, ma purtroppo queste non hanno avuto esito. Non avendo potuto tributare doveroso omaggio a suddetta figura, mi son quindi abbandonato agli arabeschi della mia perversa immaginazione.

Immaginiamo dunque che E. CICCIOTTI sia realmente esistito....ed immaginiamo che anziché un Centro Arredamenti la via a lui intitolata avesse ospitato un Centro Dimagrante, di quelli che fanno dimagrire solo il portafoglio tanto per intenderci.

Ma voi un "CENTRO DIMAGRANTE" in Via CICCIOTTI ce lo avreste visto?

Sarebbe stato come mettere una sede del MOVIMENTO PER LA VITA in PIAZZA DELLA MORTE, piazza realmente esistente nel Centro Storico di Viterbo, o ancora, mettere una Caserma della Marina in Viale dell'Aeronautica, realmente esistente in zona Cascine a Firenze oppure ancora aprireste mai un CLUB del MILAN ad INTERLAGOS, città sede di un noto circuito automobilistico in Brasile?

Ebbene, sia questa la vendetta di Ettore Ciccotti.

 

Uah Uah Uah Uah

Tanto a me, se mai intitoleranno una via, più che aumentare il numero di "b" nel cognome non possono fare.

Spero solo che in Via.... anzi Corso Luigi Probbo non aprano sedi di Inter, Roma o Juve.

Accetto solo trattorie ciociare, abruzzesi, ristoranti cinesi, messicani e brasiliani, (alla faccia del dimagramento) negozi di articoli sportivi e chiaramente un MILAN CLUB a me dedicato.

 

Direttur, Redattur et Lettur

Brindo al mio MILAN Campiun

Luigi Probbo grande Duttur.

 

(la seconda puntata nelle pagine successive!)

 

 

Lo strano caso di Via Cicciotti

 

Seconda puntata

 

Te lo do io l’Eco!

 

 

Roma, 30 maggio 2003

 

All'attenzione del Prof. Riccardo MILAN

e del Comm. Cav. Gr.Uff. Gianfranco MOLLE

 

INCREDIBILE!!!!

Il mio Stimatissimo ed Illustrissimo amico Gaetano Dell'Anna, Colonnello dell'Esercito in servizio attivo, ha reperito notizie su Ettore Ciccotti, politico, o meglio, politicante di inizio sec XX.

Ecco il testo dell’e-mail che ho ricevuto:

 

Carissimo Luigi,

Esimio Dottur.

Il tanto desiato Ettore Ciccotti fu onorevole; ho trovato in Internet questa pagina che riconsola.

E' un testo di quel fine polemista che fu Luigi Emery (http://www.erasmo.it/liberale/testi/indici/emery.htm).

Ahò, i politici non sono cambiati dal 1903; questa nota potremmo datarla 2003 e tratterebbe delle stesse penose questioni grazie alle quali certi onorevoli personaggi, più che cicciotti, sono diventati decisamente obesi a causa del continuo, assiduo, pervicace, lavorare delle ganasce.

Cciao caro, sono contento di trovarti allegro.

Gaetano

  

Leggete dunque, o supremi, cosa del Ciccotti dice Luigi Emery, giornalista dell'epoca.

Personalmente, prendo le più abissali distanze dal Ciccotti, schierandomi definitivamente con CICCIOTTI e con tutti coloro che sono in sovrappeso.

NO ALLE DIETE!

W IL RAGU', LA CUCINA CIOCIARA E QUELLA ABRUZZESE!

BIN LADEN, NON SCORDARTI DEI CENTRI DI DIMAGRAMENTO!

 

Firmato Dr. Luigi Probbo, integralista pastasciuttaro.

 

p.s. Un pubblico e sentito ringraziamento al Col. Dell'Anna.

 

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Il primo numero del Giornale d’Italia, del 16/17 Novembre 1901 (archivio Eco di Roccasecca)

 

NOTE DI POLITICA INTERNA

[...]

Ognuno crede di possedere la vera ricetta per guarire l'Italia dai suoi mali (la formula è nota: "ristabilire l'autorità dello Stato"). Una delle più curiose è quella messa innanzi, durante quest'ultima crisi ministeriale, da un uomo che per altro è ritenuto persona seria; cioè dall' on. Ettore Ciccotti.

 

Se il sistema parlamentare funziona così male e si mostra così incapace di portare rimedio ai mali - scriveva il Ciccotti nel Giornale d'Italia (29 luglio) - è anche vero che l'Italia non sembra fatta per un colpo di Stato. Pure, a mali straordinari occorrono straordinari rimedi. Elezioni generali? Poco o nulla graverebbero.

Ma, se la Camera è incapace di costituire ministeri politicamente vitali e tecnicamente capaci, non sarebbe il caso di far rivivere, come un rimedio, la prerogativa reale di scegliere i ministri e di poterli conservare in carica?

L'on. Ciccotti vorrebbe, insomma, una specie di dittatura.

 

Ma una dittatura... democratica (che diamine? siamo nel secolo XX), circondata di garanzie costituzionali, dosata, calibrata, liberamente rogata davanti al notaio, d'accordo tra governanti e governati ! Questa riforma sarebbe da fare nientemeno che sulla base di un referendum. Dice infatti testualmente il Ciccotti: "Per avvalorare la cosa (1) bisognerebbe... rendere l'istituzione temporanea ed ottenere per essa il previo consenso della nazione. Le dittature degenerano solo un protrarsi a lungo... Mi lusingo che un referendum, se l'Italia non vuol perdere ogni ragione d'essere, sarebbe favorevole".

 

La trovata di una dittatura a termine fisso è veramente deliziosa, e non poteva venire in mente che ad un professore di storia. In un paese sfrenatamente individualista come la nostra bella Italia, dove ciascuno vuol sempre dire la sua su tutto e su tutti, una dittatura di vera forza, instaurata senza il permesso di nessuno, ma imposta, sarà certo possibile, quando a Dio piaccia di far balzare sulla scena della storia un nuovo Napoleone. Ma la dittatura per volontà della Nazione, con scadenza fissa, è una dittatura da teatro dei piccoli.

E, altro che sopprimere la subordinazione della composizione del Governo alle contingenze parlamentari, altro che sospendere per un anno o più le ciarle e risse parlamentari! come si ripromette il Ciccotti col suo sistema.

 

Le masse e le ciarle non sarebbero mai tanto fitte e velenose, essendo più che mai alta la posta in gioco in questa annua lotteria a premio. E il Capo dello Stato non potrebbe non tener conto del giudizio fatto dal Paese sul Governo durante l'anno di esercizio del potere, nel formare il nuovo Governo per l'anno successivo, senza tornare al regime assoluto, o correre il rischio di farsi cacciare.

E sapete perché tutto questo scompiglio che il Ciccotti vorrebbe gettare nella nostra vita politica? Per questo bel risultato: "Così, per un anno, il sovrano diventerebbe, più o meno, ciò che è il Presidente degli Stati Uniti d'America, con le relative attribuzioni e la conseguente autorità." (Wilson insegni).

Ah, non per questo...!

 

L. Emery.

 

 

Il Dottor Probo vi saluta dandovi appuntamento alla prossima puntata. Eccolo immortalato in Roccasecca (luglio 2000) mentre mostra la storica maglia del suo alter ego scozzese, O’ Probey.