Da Ferdinando riceviamo un contributo scritto di getto sull’onda delle ultime “nefandezze” televisive. Il caso (o la telepatia) vuole che il “pezzo” di Ferdi appaia come la naturale prosecuzione del fondo in prima pagina (nato comunque su ispirazione di un dialogo tra me e lui!), ma vi posso assicurare che non aveva letto il mio articolo prima di scrivere il suo e … viceversa! (il Direttore)

 

 

 

Un amaro sfogo sulla Televisione di oggi

 

W il Tricche Ballacche!!!!

 

Nani, guitti, illusionisti e ballerine: ce n'è per tutti i gusti ! Questa è la Tv di oggi, questa è la "realtà di plastica" di oggi. Tutto quello che non passa in Tv in pratica non esiste. Il mondo è capovolto e solo chi come noi non si adegua è considerato fuori dal tempo!

E pensare che una volta in televisione si vedevano le inchieste giornalistiche di Sergio Zavoli e Ugo Gregoretti. E pensare che quella Tv veniva considerata oscurantista e censuratissima: forse era vero, anzi certamente vero, ma la qualità era mille volte superiore.

E poi non c'erano Fattorie, Isole, Farm, televendite, Leccise, e tutte le altre nefandezze che oggi tocca vedere. Al massimo ti beccavi telefilm innocui come "Gianni e il magico Alvermann", comunque superpreferibile ad un qualsiasi "Distretto di Polizia".

Oggi sono rimasti pochissimi programmi che non siano comunque a vario titolo classificabili come reality, talk show, contenitori ( di niente).

E poi nei palinsesti delle varie tv le trasmissioni di qualità, o che trattano argomenti non banali, sono quasi nascoste e infilate in spazi improbabili.

Per esempio "La storia siamo noi" va fissa alle 23.30, non male per favorire la divulgazione e l'interesse per la storia.

 

 

 

Ormai conta solo l'audience, moloch al quale viene sacrificato qualsiasi altro discorso, per cui via libera a ogni tipo di programma che abbia il "pregio" di non far pensare e mettere in libera uscita i cervelli della gente, telefilm grondanti violenza, fiction piene di vuoto, varietà fatti con i cornacchioni" e i "tricche ballacche" di turno.

E poi vogliamo parlare di sport? Vogliamo parlare del garbo e della competenza dei Ciotti, Barendson, Pigna, Valenti ? Vogliamo paragonarli agli urlatori di oggi ?

 

Il vecchio 90° Minuto: Paolo Valenti chiama in collegamento il mitico Tonino Carino

 

Viene fatto passare come il peggio il teatrino del Processo di Biscardi che non sarà il massimo ma quanto meno è dichiaratamente esagerato, che fa del clima da boutade la propria naturale espressione.

Ben altro c'è di peggio, fra controcampi e pseudoesperti autoreferenziati che sparano sentenze più o meno a pagamento. Salvo poi mostrarsi assolutamente proni davanti al potente di turno.

Per fortuna esiste il telecomando per cambiare canale o, forse meglio, per SPEGNERE. Non a caso il tasto per lo spegnimento della televisione è quasi sempre rosso.

Un piccolo gesto che non ci salva la vita ma che ci riporta alla realtà.

 

 

 

Ferdi