Il fattore “80”

 

E' un dato di fatto che trova riscontro in tanti avvenimenti degli ultimi tempi: molte persone anziane appaiono più in gamba di tanti giovanotti di belle speranze. Senza andare a scomodare personaggi di alto livello istituzionale, come il Presidente della Repubblica uscente e colui che lo ha sostituito, possiamo benissimo restare nel nostro piccolo ambito per confermare tale asserzione. Il caro “Eco di Roccasecca” ultimamente deve dire grazie ad alcuni “ragazzi” di 80 anni (poco meno, o poco più) che ci danno un grande aiuto, taluni con il continuo stimolo, fatto di critiche e riconoscimenti, per proseguire nella pubblicazione del giornale, altri inviando con estrema sollecitudine interessanti contributi che tanta parte hanno nella compilazione delle fatidiche 21 pagine de “L’Eco”. Senza di loro, parliamoci chiaro, gli ultimi numeri avrebbero avuto notevoli difficoltà ad essere completati e pubblicati. Non è tutto. Gli articoli a cui mi riferisco sono dedicati agli argomenti più diversi, sempre interessanti. I due collaboratori “over 75” più assidui si chiamano Mario Izzi ed Orazio Manente, due nomi che tutti i lettori dell’Eco hanno imparato da tempo a conoscere ed apprezzare.

Il primo è scrittore prolifico come pochi e spazia dalla aneddotica in dialetto alle memorie di politica italiana, con stile impeccabile, chiaro, facilmente comprensibile anche dai “non addetti”. E se non è un pregio questo! E mai manca di inviare una copia dei suoi libri agli “amici” dell’Eco, persino quando pensa – chissà perché – che possiamo non essere sempre i “destinatari giusti”. In realtà ci dispiacerebbe non poter leggere le sue fatiche.

Il secondo, il “professor” Manente, non finisce più di stupirci con la varietà dei suoi contributi e con la frequenza con cui li invia. Alla faccia dei giovanotti che promettono e poi … Da un professore di Latino ci potevamo aspettare la “raccolta” dei detti e proverbi latini che tanto successo ha riscosso, ma ci ha senz’altro meravigliato tutta la serie di ulteriori pagine dedicate a diversi argomenti: gli anagrammi, i palindromi, la musica, la storia, la lingua italiana, la letteratura, gli aneddoti e, non ultimo, il raro documento dedicato a Don Raffaele Pasquariello che prende grande parte di questo Eco n. 57. Non basta. Orazio è un “martello” nel sollecitare l’uscita del nuovo numero e si sorprende quando gli spieghiamo che non è ancora pronto causa … ritardi nell’invio degli articoli! Hanno un altro aspetto in comune questi due signori: vivono entrambi da anni lontano da Roccasecca, eppure la amano come quando erano residenti e ne vivevano la quotidianità. Come è scritto sulla copertina dell’ultimo libro di Izzi: “ … è rimasto legato al borgo natìo, facendo propria, come Benedetto Croce per la sua casa di Napoli, la definizione oraziana ‘terrarum mihi praeter omnes angulus ridet’ , vale a dire ‘per me è il più bel posto del mondo’ . E questa dedica in prima pagina è un riconoscimento dovuto, a Mario e ad Orazio, certo, ma anche alle altre figure di “70-80 anni ed oltre” che sono tra i nostri migliori seguaci, che ci apprezzano e ci criticano quando necessario: Mamma Elena, Mamma Ida, Zia Pia, Zio Benedetto, Zio Carlo, Zia Maria … veri e propri punti di riferimento per tutti noi. Ad majora!

 

Il Direttore