Parole di Roberto Bortoluzzi

 

 

 

A completare questo “speciale” dedicato ad una persona così meritevole come Bortoluzzi, con Ferdinando e Gianni abbiamo scelto di lasciare la parola al protagonista, con alcune delle sue tipologie di frasi più celebri, tra cui probabilmente una o due già citate da Luigi, ma sappiamo bene che “repetita juvant”! Bortoluzzi ci ha regalato chicche lessicali che hanno fatto storia

 

La sigla, per parecchi anni, è stata "A Taste of Honey" di Herb Alpert, preceduta dall’annuncio “La Stock di Trieste famosa in tutto il mondo per i suoi brandy è lieta di presentarvi Tutto il calcio minuto per minuto”

 

“Gentili ascoltatori da Roberto Bortoluzzi, dagli studi di Milano, un cordiale buongiorno, i campi collegati oggi sono Torino per Juventus-Napoli, Milano San Siro per Inter-Torino, Bologna per Bologna-Milan, Roma per Roma-Napoli, Ferrara per Spal-Fiorentina e Catanzaro per Catanzaro-Bari; i colleghi impegnati sono Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Piero Pasini, Claudio Ferretti, Everardo Dalla Noce ed Emanuele Giacoia. Solo primi tempi, a te Ameri!”

 

Come si svolgeva la trasmissione dallo “studio centrale”? Non pensate a quegli studi che si vedono oggi in TV con intere pareti ricoperte da schermi a colori dove scorrono infinite immagini e notizie aggiornate in tempo reale. All’epoca le informazioni erano basate solo su comunicazioni telefoniche, niente schermi, niente computer, solo le “VOCI”, con l’aggiunta della suspense derivante dal fatto che negli anni 60 ci si collegava solo all’inizio del secondo tempo, quindi per conoscere i risultati dei primi 45 minuti pendevamo tutti dalle labbra del mitico Bortoluzzi.

 

 

Quando gli tornava la linea dopo il primo giro di collegamenti che riguardava solo i 5 campi principali, finalmente sciorinava i risultati delle altre partite, sempre con la cantilena che lasciava spazio a infarti e colpi vari; infatti, almeno per alcuni anni, non faceva trasparire alcunché del risultato, per cui non diceva, per fare un esempio, “a Napoli il Venezia è in vantaggio per 2 a 1” in modo da far capire, già con quel “Venezia” sparato subito che erano i lagunari ad aver acquisito un vantaggio, bensì “a Napoli, Napoli 1, Venezia 2!”.

In questo modo il malcapitato tifoso napoletano che già stava leccandosi i baffi sentendo Napoli UNO, veniva rigettato nel più profondo degli abissi con il susseguente Venezia DUE!

Successivamente i radiocronisti si sono fatti più accorti ed hanno sempre più inserito premesse tali da non creare sorprese e colpi apoplettici. Forse è più giusto così, ma si è perso qualcosa.

Se il risultato era cambiato durante il primo giro di collegamenti allora lo scandiva nel seguente modo:

“A Firenze, primo tempo, Fiorentina 1 Lazio 0; a Firenze, al 7° del secondo tempo Fiorentina 1, Lazio 1”.

 

Ancora “Vogliate scusare, ad Ascoli padroni di casa in vantaggio, all’undecimo Gola” … “ci comunicano un aggiornamento per la schedina Totocalcio: a Cairo Montenotte la Cairese è pervenuta al pareggio” … “Per gli ultimi 3 minuti il Comunale di Torino e Bologna al rimbalzo di linea”

Lui trasmetteva ordine, rigore, competenza e precisione, in sintesi: perfetto. Quando lasciò la trasmissione per raggiunti limiti di età non fece grandi discorsi, e dopo i doverosi saluti e ringraziamenti si limitò ad una frase che Gianni custodisce gelosamente su una cassetta registrata nell’occasione: “Ed ora, ancora una volta, anzi per l’ultima volta: SIGLA!”

 

Nei ricordi di Gianni, Ric e Ferdi