SLA : una strage infinita L’incubo dei calciatori

 

 

Miniussi, Nanni, Minghelli, Gritti, Vincenzi, Signorini, Rognoni, Beatrice, Saltutti, Lombardi, Segato. Fatte le dovute interazioni temporali, sarebbe comunque una bella formazione competitiva anche in serie A, tenuto conto che tutti questi ex calciatori vi hanno giocato con profitto. Peccato che siano tutti ex, non solo del calcio ma anche della vita. Tutti scomparsi per aver contratto la SLA, salvo Beatrice, Miniussi e Salutti deceduti per cause diverse ma pur sempre fortemente sospette di essere riconducibili alla loro attività professionale calcistica.

Aggiungete che di SLA sono attualmente malati molti altri ex calciatori: per esempio De Ponti, Vasino, Corno e l’ultimo clamoroso caso di Stefano Borgonovo per il quale in questi giorni è stata organizzata una partita di beneficenza alla quale hanno partecipato tanti campioni che sono stati suoi compagni di squadra nel Milan, nella Fiorentina e nelle altre squadre nelle quali ha militato l’ex centravanti.

Ecco come la moglie di Borgonovo, Chantal, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport l’inizio del dramma: "Nell'ottobre di tre anni fa Stefano cominciò a inciampare nelle parole. Saltava delle lettere, diceva frasi smozzicate. Non voleva farsi visitare, penso che avesse già capito tutto, era stato impressionato dal caso Signorini. Io non immaginavo. Nell'aprile del 2006 la situazione diventò insostenibile e Stefano andò da solo in ambulatorio, dal neurologo dell'Asl. Questo specialista mi consegnò poi un foglietto: "Sospetta Sla". Lui ha saputo all'ospedale di Desio, prima di un esame l'infermiera disse ad alta voce: "C'è qui il probabile Sla". Stefano non crede che il calcio sia la causa del suo male. Io sul momento ho fatto due più due, ma ho cambiato idea, niente è dimostrato e fare accuse a vanvera non serve.

 

Meglio aiutare i ricercatori a trovare il filo conduttore. Se individueranno le cause, ridurranno gli effetti".

Drammatico.

Del resto già il caso di Gianluca Signorini, identico a quello di Borgonovo, aveva scosso l’opinione pubblica. Desta sensazione che uomini che nella loro vita hanno svolto un’attività sportiva, per tutti sinonimo di salute e benessere, si ammalino di un morbo così raro sino a morirne in giovane età.

La sclerosi laterale amiotrofica, chiamata SLA, o anche morbo di Lou Gehrig, (dal nome del giocatore statunitense di baseball che fu la prima vittima accertata di questa patologia), è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che colpisce i cosiddetti neuroni di moto (motoneuroni), sia centrali  a livello della corteccia cerebrale, sia periferici a livello del tronco encefalico e del midollo spinale. Fu descritta per la prima volta nel 1860 dal neurologo francese Jean-Martin Charcot, ed attualmente le sue cause sono ancora ignote. In Italia sono davvero tanti ormai i calciatori che hanno contratto questo tipo di malattia, ma anche molti altri che sono scomparsi o che accusano patologie gravi come tumori, infarti, malattie vascolari di vario genere. Questo preoccupante fenomeno, che statisticamente non trova riscontro in nessuna altra attività, ha determinato l’apertura di inchieste da parte della magistratura perché si pensa che tutto possa aver origine nell’uso di sostanze dopanti o comunque nell’abuso di farmaci. Vedasi le numerose inchieste del procuratore di Torino Raffaele Guariniello su vari aspetti di questo tragico fenomeno. Come dimenticare le immagini dei giocatori della Juventus che in sede di interrogatorio balbettavano di “non sapere” o “di non ricordare” i vari tipi di trattamenti a cui erano stati sottoposti ? Fu Zdnek Zeman a lanciare ,con  il solito coraggio, il sasso nello stagno con la famosa frase: “Il calcio esca dalle farmacie”. Un j’accuse che gli costò gli attacchi di tanti celebrati attori e protagonisti del dorato mondo del pallone e l’ostracismo definitivo da parte dei grandi club. “Non deve più lavorare “ disse Luciano Moggi in una conversazione intercettata. Perché come spesso accade in Italia, non viene aggredito il problema ma chi lo denuncia. E si continua a far finta di nulla…

 

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