Costanza, pazienza e un po’ di lucida follia   Maggio 1996, senza clamori e pubblicità esce il primo numero de “L’Eco di Roccasecca”, pubblicato in 15 copie cartacee, rigorosamente in bianco e nero, per un totale di 11 pagine, con il celebre titolo: ECCOCI! Quella prima storica edizione fu letta da circa 50 persone, quasi tutte locate tra Roccasecca e Roma, amici e parenti insomma. Internet era ancora di là da venire, ma noi ci accontentammo delle prime entusiastiche accoglienze. Seguirono a ruota i numeri 2 e 3, sempre con lo stesso sistema, ma con il 4 arrivò il “colore”, grazie alla possibilità di utilizzare una stampante a colori, cosa che permise addirittura la ristampa dei primi numeri con la prima pagina “colorata”. L’avvento di Internet permise all’Eco di raggiungere amici e ignoti lettori in tutto il mondo, un risultato che ancora ci inorgoglisce. Quindici anni sono tanti, un’eternità, soprattutto se rapportati alla tipologia veramente particolare del nostro giornale, che vado a ricordare per coloro che ancora non avessero compreso certe sue caratteristiche decisamente inu-suali. L’Eco di Roccasecca, dal punto di vista dei contenuti vive esclusivamente della “vena” dei propri collaboratori, sia quelli fedeli della prima ora, sia i neofiti, sia color che scrivono e poi si addormentano per anni, sia color che colti da improvvisa ispirazione inviano contributi a vagoni. Dal punto di vista finanziario l’Eco è probabilmente l’unico giornale al mondo che non riceve alcun tipo di contributo, essendo fondamentalmente una web-magazine non ufficiale, legata ad un sito internet per il quale viene versato un contributo (da noi) talvolta compensato da qualche sparuta pubblicità. La versione “cartacea” dell’Eco, quelle 25 copie che vengono distribuite agli amici più cari per capirci, ci costano solo le fotocopie della prima pagina a colori, quindi non ci possiamo lamentare. D’altra parte, nessun colla- boratore dell’Eco ha mai ricevuto compensi per i propri scritti, e chissà se questo non sia stato un freno per certe … cagionevoli ispirazioni! Qualcuno ora ci dice “vi state troppo roccaseccanizzando, mancano articoli più a vasto raggio” … Forse è vero, ma noi pubblichiamo ciò che ci viene inviato, i “fantasiosi” insoddisfatti tornino a scrivere e saranno accontentati. Non possiamo offrire compensi, ma scommettete che se lo fa-cessimo ci sarebbe la fila? In fondo il mondo è tutto uguale, da Roccasecca a New York, da Melbourne a Bombay, spesso conta solo il denaro! Ma noi restiamo diversi, convinti di poter offrire un minimo di svago, di ricordi e, forse, di cultura, continuando sulla nostra strada composta fondamentalmente di tanta pazienza, costanza e un po’ di lucida follia, che non guasta. Per chi non fa questo mestiere di professione, ma solo parallelamente ad una vita normale con tanto di lavoro e famiglia raggiungere i 74 numeri in 15 anni è un bel risultato. Crede-temi. Il Direttore Anno 15, n. 73 Febbraio 2010