L’Eco di Roccasecca
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Anno 16 n. 80                                                   Maggio 2011
La ragazza ed il poeta E torniamo a parlare di musica sulle pagine dell’Eco.  Lo facciamo prendendo lo spunto da personaggi, uno  celeberrimo, l’altra quasi sconosciuta. Si tratta dei  due ragazzi immortalati sulla copertina dell’album  THE FREEWHEELIN’ BOB DYLAN, datato 1963, che  apre l’edizione n. 80 del nostro giornale. E’ il secondo  disco pubblicato da Robert Zimmerman, in arte Bob  Dylan, contenente molte delle sue canzoni più  celebri, dall’inno Blowin’ in the Wind all’atto d’accusa  Masters of War, dalla apocalittica A Hard Rain’s A-  Gonna Fall all’evocativa I Shall Be Free, passando per  Bob Dylan’s Dream, Talking World War III Blues e  tante altre. La foto di copertina coglie un  giovanissimo Bob (22 anni) a passeggio per il  Greenwich Village di New York insieme alla sua  ragazza di allora, l’italo americana Suze Rotolo, una  coppia come tante, che passeggia allegramente  sfidando il freddo, soprattutto il ragazzo che sembra  indossare un giubbetto un po’ troppo leggero per  l’occasione. Ebbene, per uno strano scherzo del  destino questo 2011 è stato foriero per Dylan, classe  1941, del suo 70° compleanno, e per Suze del saluto  finale, essendo passata a miglior vita il 28 febbraio  scorso a causa di una brutta malattia. Suze, oltre che essere stata la ragazza di Bob, fu in qualche modo  sua musa ispiratrice nella primissima parte della sua cinquantennale carriera, poi si dedicò soprattutto alla  pittura, all’insegnamento in una Scuola di Disegno e partecipò a numerose attività in difesa dei diritti civili; di  fatto, una volta finita la storia con Dylan, nessuno si occupò più di lei, limitandone il ricordo ad ogni  occasione in cui veniva fuori la copertina del celebre disco. Qualche anno fa pubblicò un’autobiografia che le  diede di nuovo qualche scampolo di notorietà. Sull’altro versante, Bob Dylan da quel lontano 1963 ha  continuato a sfornare montagne di dischi, quasi sempre impeccabili, passando dalle canzoni di protesta degli  anni 60 a brani più personali ed introspettivi, da argomenti a sfondo religioso a rielaborazione di canti natalizi  (sia pure a scopo benefico), con la sua voce un po’ più scarsa, a volte gracchiante, sempre graffiante.  Musone, scontroso, poco portato al dialogo con il pubblico, spesso irritante in concerti in cui stravolge gli  arrangiamenti dei brani più famosi o propone scalette formate con le canzoni meno conosciute, resta croce e  delizia di folle di appassionati in tutto il mondo. Tutto sembra, meno che un prodotto dello “spettacolo” e  forse, tra alti e bassi, questa resta la sua forza. Notevole la prima parte dell’autobiografia che ha dato alle  stampe qualche anno fa, sorprendente nei ricordi precisi, quasi maniacali e nello stile sobrio e di facile  comprensione; chissà quando sarà pubblicato il seguito? Con le sue canzoni ha fatto sognare intere  generazioni che lo hanno eletto “profeta”, ma lui si è sempre considerato semplicemente un cantante, forse  anche poeta. Per celebrare i suoi 70 anni sarà ricordato in mille modi diversi, noi abbiamo scelto la foto a  braccetto con la sua ragazza di allora. Buon compleanno, Bob.  Il Direttore 
Anno 16 n. 80                                                   Maggio 2011