L’Eco di Roccasecca
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Anno 16 n. 80                                                   Maggio 2011
Archivio storico de L’Eco di Roccasecca Dal n. 51 dell’Agosto 2005 Continua la pubblicazione degli articoli del compianto professor Orazio Manente, illustre collaboratore  dell’Eco per circa 10 anni.   Questa volta ripercorriamo i suoi “detti e proverbi latini”. Un libro fresco di stampa MOTTI E SENTENZE DELLA LINGUA LATINA     Il “professor” Orazio Manente che da lettore affezionato è divenuto  oramai uno dei primi collaboratori del nostro giornale, ha pubblicato  a giugno un interessantissimo volume dedicato ai “Motti e sentenze  della Lingua Latina”.  Ho ricevuto la mia copia, corredata da affettuosa dedica, per posta,  a pochissimi giorni dalla pubblicazione. Ad essere sinceri non ho  avuto tempo, ad oggi, di leggerlo tutto, anche perché mi è stato  letteralmente sottratto da mia moglie che non solo ne ha letta   grande parte, ma ha anche segnato appunti e commenti a lato.  Pertanto questa recensione viene fatta a quattro mani. Il libro è stato dato alle stampe grazie all’impegno del figliolo di  Orazio, Luciano, che ne ha curato tutti i particolari, compresa la bella copertina; come vedete anche i nomi di famiglia hanno una veste  tutta “latina” che evoca illustri personaggi di quel mondo letterario:  Orazio, Luciano … Hai riunito gli scritti e le poesie di tanti anni in quaderni  ordinatissimi e con grande pazienza ti sei dedicato a questa raccolta  di detti latini, che hai tradotto e interpretato in modo esemplare  scrive Luciano nella presentazione dell’opera. E questo già ci dà un  elemento del tipo di studio e di passione che sta dietro ad un lavoro  di questo genere. Poi ancora: “Ho pensato di farti cosa gradita facendoli pubblicare”. E  noi a questo punto aggiungiamo che la cosa è gradita non solo ad Orazio ma a molta altra gente!  Nella “Lettera al lettore” Orazio afferma che “si ascoltano o si leggono, sovente, SENTENZE, MOTTI o FRASI  latine di cui si sa poco o non si conosce il significato e se ne vorrebbe la spiegazione … ho cercato di riunire un buon numero di frasi di uso comune o di rara divulgazione e di rendere un modesto servizio a chi ama il  latino. Tali detti e massime rendono appieno l’idea dei principi e degli insegnamenti da prendere come  norma di vita o come esempi. Molti di essi sono veramente ‘scultorei’. La lingua latina è spesso  ‘insostituibile’ e di una acutezza incisiva, precisa ed assai apprezzabile”.  L’autore ha cercato di risvegliare la conoscenza della nostra lingua madre in tutti, in particolare in coloro che hanno studiato il latino e che forse ne hanno dimenticato la ricchezza delle espressioni veramente  “scultoree”. A proposito del latino, Orazio nella lettera che accompagnava il libro mi ha ricordato i seguenti versi:    Il latino è quella cosa Che incomincia con la “rosa”, e la rosa ha le sue spine e il latino non ha fine   Il latino non si studia perché siamo discendenti dei romani, ché lo studiamo pur anco i Tedeschi e gli Americani   Torniamo al libro, di cui troviamo indovinato l’ordine alfabetico dei motti, ciò che rende molto semplice e  veloce la ricerca estemporanea, senza togliere interesse ad una lettura più metodica e completa. Degli oltre  mille motti e detti pubblicati (Orazio ci tiene a precisare che sono millecento!) ne presentiamo, in anteprima  assoluta, un primo gruppo, così come li ha selezionati Miria, talvolta con i suoi commenti (in corsivo).    MOLTO NOTI:    AD KALENDAS GRAECAS  Alle calende greche, cioè mai   ALEA JACTA EST Il gioco è fatto   ALTER EGO  Un altro io, un secondo me stesso   AUDACES FORTUNA JUVAT  La fortuna aiuta gli audaci (ripreso dal Fascismo come incitamento all’azione)   AUREA MEDIOCRITAS  Mediocrità aurea   CARPE DIEM! QUAM MINIMUM CREDULA POSTERO  Approfitta del giorno presente! Meno che puoi fiducioso in quello che verrà    CUI PRODEST?  A chi giova?   DE GUSTIBUS NON EST DISPUTANDUM  Non bisogna discutere sui gusti    DE JURE  Di diritto    DIVIDE ET IMPERA  Dividi e comanda    DO UT DES  Io do, affinché tu dia   DULCIS IN FUNDO  Il dolce in fondo    DURA LEX, SED LEX  La legge è dura, ma è legge    ERGA OMNES  Nei confronti di tutti   ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE DIABOLICUM  E’ umano errare, diabolico perseverare    ERRATA CORRIGE  Correggi le cose sbagliate    EX AEQUO  Alla pari    EX CATHEDRA  Dalla cattedra (infallibilità del Papa)    EXCURSUS  Serie di fatti, inserita in un discorso generale    EXTREMA RATIO  Ultimo rimedio      CURIOSI E PARTICOLARI:    AMANTES AMENTES Innamorati pazzi    ANATHEMA SIT! Che sia espulsione! (si può immaginare l’arbitro Collina che in una partita di calcio espellendo un giocatore  insieme al cartellino rosso esclama: Anatema Sit!)    AQUILA NON CAPIT MUSCAS  L’aquila non prende le mosche    AVE, AVE, AVES ESSE AVEAS? Salve, o nonno, desideri mangiare degli uccelli?    CANE, DECANE, CANIS? SED CANE, CANE, DECANE, DECANE; DECANIS, CANE, DECANE    Tu canti, o bianco vecchio? Ma non cantare di un cane, o vegliardo canuto; canta, canuto vecchio la tua  canzone (l’importante è che il canuto vecchio non canti da … cane!)   CUCURBITA CALVIOREM  Più calvo di una zucca (forse un nuovo riferimento a Collina?)    DE STERCORE ENNII  Dal letamaio di Ennio    DORSUS TOTUS PRURIT  Mi prude tutta la schiena   ECCE ITERUM CRISPINUS!  Ecco di nuovo Crispino!      ETIAM CAPILLUS UNUS HABET UMBRAM SUAM  Anche un solo capello ha la sua ombra.  Anche le persone più miti possono arrabbiarsi    EUNDEM CALCEUM OMNI PEDI INDUCERE  Far entrare tutti i piedi nella stessa scarpa (quale sarebbe lo scopo di fare ciò?)   VARI    AB AMICO RICONCILIATO, CAVE!  Guardati dall’amico riconciliato!    AB OVO  Dall’uovo. Da principio    ALME SOL, POSSIS NIHIL URBE ROMA VISERE MAJUS!  Almo sole, possa tu vedere nessuna cosa al mondo maggior di Roma!  (utilizzato come canzone fascista)   DOCTO HOMINI VIVERE EST COGITARE  Per l’uomo dotto vivere è pensare  (Il cartesiano Cogito ergo sum!)   EST EST EST, PROPTER NIMIUM EST HIC JO DEUC, DOMINUS MEUS, MORTUUS EST  C’è, c’è, c’è, per il troppo «est», qui Johannes Deuc, mio signore, è morto.  Frase scritta sulla tomba di “Defuk”, il prelato tedesco amante del buon vino, che la tradizione vuole morto a  Montefiascone per il troppo bere e dal quale è nata la denominazione dell’Est! Est!! Est!!!  (Famoso fatto, riportato anche sulle etichette del vino locale; non dimentichiamo che Orazio attualmente  vive proprio a Montefiascone!)       PROVERBI, MOTTI    ADVERSUS AREM  CERTARE  Combattere contro l’aria – combattere una battaglia sapendo a priori che sarà perduta. (un’anticipazione dei celebri “mulini a vento” contro cui si scagliava  follemente il Don Chisciotte di  Cervantes)   APPEDITE A FALSIS PROPHETIS, QUI VENIUNT AD VOS IN VESTIMENTIS OVIUM, INTRINSECUS AUTEM  SUNT LUPI RAPACES  Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi camuffati da pecore, ma che, dentro di loro sono lupi rapaci (quanti falsi profeti ancora ci arringano dai palchi elettorali e dalle Televisioni!)    BARBA NON FACIT PHILOSOPHUM  La barba non fa il filosofo  (proprio come l’abito non fa il monaco!)    DUM FELIS DORMIT, MUS GAUDET ET EXILIT ANTRO  Mentre il gatto dorme, il topo gode  (Quando il gatto non c’è, i topi ballano. Si usa quando mancano da casa i genitori o il capo ufficio, o il  professore in classe …)   EQUI DENTES INSPICERE DONATI  Guardare i denti del caval donato  (evidentemente i Romani erano più pignoli quando ricevevano in dono un cavallo, rispetto ai loro  discendenti che modificarono il proverbio secondo il quale di fronte ad un regalo non bisogna essere troppo  schizzinosi)    ERROR HESTERNUS SIT TIBI DOCTOR HODIERNUS  L’errore di ieri ti sia maestro oggi      Per questa prima puntata dedicata al libro dell’amico Manente (dal latino maneo “conservare”, il  “conservatore”, colui che “mantiene”) abbiamo seguito per motivi di “tempo” e di “spazio” un criterio  puramente alfabetico e ci siamo fermati alla lettera “E”. Abbiamo programmato successivi articoli nei quali si  prenderanno in considerazione e si commenteranno  motti e sentenze  raggruppati secondo i diversi  argomenti: le donne, le cose giuste da fare nella nostra vita, le amicizie, etc. Buona lettura!     A cura di Miria e Riccardo
Anno 16 n. 80                                                   Maggio 2011