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Mario Izzi ci scrive …
Il carissimo amico e dotto collaboratore de “L’Eco di Roccasecca” mi ha spedito
alcune lettere, accompagnate da preziose documentazioni fotografiche, che penso
farà molto piacere leggere ai nostri compaesani, in particolare ai due simpatici
amici – Rocco Tanzilli e Roberto Matassa – che già in una precedente missiva di
Mario Izzi, pubblicata sull’Eco n. 79, furono espressamente citati e pubblicamente
elogiati.
La prima foto, promessati la volta scorsa, ricorda l'arrivo alla "villa" di Bruno Pallone,
diventato invalido per poliomielite, con il cugino Orazio Manente che gli appoggia la mano
sulla spalla.
Seduti sulla panchina ancora Andrea Gazzellone - accanto ad Orazio - e, dall'altra parte,
seduti, Gino di Lauro e Rocco Pergola, quest'ultimo emigrato poi in America. Seduto sullo
schienale della panchina è Nino Munno, da qualche tempo scomparso, e, a lui vicino ma in
piedi, i "francesi" Tanzilli, di cui ti avevo scritto in precedenza (Rocco Tanzilli ha confermato
che il ragazzo fidanzato con la figlia di Miller era suo cugino Alfredo, ndr).
Con il camice bianco il barbiere dell'epoca, Americo Staci, nonno dell'attuale assessore.
L’altra foto è relativa al periodo scolastico da me trascorso, nel 1942/43, al Tulliano di
Arpino, dove ognuno potrà trovare le sembianze di qualche suo conoscente.
C’è ad esempio in basso a destra (di chi guarda) Pasqualino Caroselli, morto di malattia
ancora giovane.
Con l’impermeabile bianco è Giulio Nota, di Colle San Magno, mio compagno di classe,
morto nel 1944 mentre cercava di recuperare polvere da sparo dentro un ordigno bellico
ancora inesploso.
A sinistra c’è il futuro Sindaco di Roccasecca, di cui non ricordo il nome, era uno dei due figli
maschi del capostazione. Vicino a lui, il viso di un alunno di Arce, che è stato uno degli
ultimi giudici di pace …
Cari saluti a tutti voi dell’eco e auguri di buona salute.
Mario Izzi
San Lazzaro di Savena
Questo l’estratto della lettera di Mario Izzi, che con due fotografie è riuscito a ridar vita ad
una fetta di gioventù di tanti anni fa e, probabilmente a regalare ricordi ad amici e parenti.
Il carissimo amico e dotto collaboratore de “L’Eco di Roccasecca” mi ha spedito
alcune lettere, accompagnate da preziose documentazioni fotografiche, che penso
farà molto piacere leggere ai nostri compaesani, in particolare ai due simpatici
amici – Rocco Tanzilli e Roberto Matassa – che già in una precedente missiva di
Mario Izzi, pubblicata sull’Eco n. 79, furono espressamente citati e pubblicamente
elogiati.
La prima foto, promessati la volta scorsa, ricorda l'arrivo alla "villa" di Bruno Pallone,
diventato invalido per poliomielite, con il cugino Orazio Manente che gli appoggia la mano
sulla spalla.
Seduti sulla panchina ancora Andrea Gazzellone - accanto ad Orazio - e, dall'altra parte,
seduti, Gino di Lauro e Rocco Pergola, quest'ultimo emigrato poi in America. Seduto sullo
schienale della panchina è Nino Munno, da qualche tempo scomparso, e, a lui vicino ma in
piedi, i "francesi" Tanzilli, di cui ti avevo scritto in precedenza (Rocco Tanzilli ha confermato
che il ragazzo fidanzato con la figlia di Miller era suo cugino Alfredo, ndr).
Con il camice bianco il barbiere dell'epoca, Americo Staci, nonno dell'attuale assessore.
L’altra foto è relativa al periodo scolastico da me trascorso, nel 1942/43, al Tulliano di
Arpino, dove ognuno potrà trovare le sembianze di qualche suo conoscente.
C’è ad esempio in basso a destra (di chi guarda) Pasqualino Caroselli, morto di malattia
ancora giovane.
Con l’impermeabile bianco è Giulio Nota, di Colle San Magno, mio compagno di classe,
morto nel 1944 mentre cercava di recuperare polvere da sparo dentro un ordigno bellico
ancora inesploso.
A sinistra c’è il futuro Sindaco di Roccasecca, di cui non ricordo il nome, era uno dei due figli
maschi del capostazione. Vicino a lui, il viso di un alunno di Arce, che è stato uno degli
ultimi giudici di pace …
Cari saluti a tutti voi dell’eco e auguri di buona salute.
Mario Izzi
San Lazzaro di Savena
Questo l’estratto della lettera di Mario Izzi, che con due fotografie è riuscito a ridar vita ad
una fetta di gioventù di tanti anni fa e, probabilmente a regalare ricordi ad amici e parenti.
