L’Eco di Roccasecca
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Anno 18, n. 89		                                           Dicembre 2013 Anno 18, n. 89		                                            Dicembre 2013 Il nuovo libro  di poesie roccaseccane di  Aldo Iorio È in presentazione il nuovo libro di Aldo Iorio “Dal Tavor al Tabor” in due date. La prima il 30 dicembre 2013 presso l’oratorio della chiesa dello Scalo di Roccasecca; la seconda presso la sala San Tommaso del Municipio del Comune di Roccasecca il 4 gennaio 2014. “Dal Tabor al Tavor” segna un percorso di vita che ha portato l’autore a passare, per la morte di suo fratello Giovanni, da uno stato di continua incertezza  e costernazione costringendolo al consumo continuo di un antidepressivo (il Tavor), fino a fargli trovare la strada per il  monte Tabor dove ha incontrato Gesù che gli ha restituito la pace e la tranquillità perdute.  Questo libro di poesie fa seguito ad altre tre raccolte scritte con Romano Filancia: “4 facce toste” (1985), “Apparecchie americane sgancia bbombe i se ne va” (Preta onlus 2002), “Cheste m’abbasta” (Preta onlus 2004). Aldo Iorio (Vicolo Giovinazzi, Roccasecca 1949) è un poeta di strada e di piazza, luoghi  dove ha vissuto la giovinezza tra tante piccole occupazioni che oggi farebbero solo tenerezza ma che a quel tempo erano la vita dei ragazzi del paese. Le occasioni di socialità erano vissute in modo pieno e intenso: i bagni nel fiume Melfa durante la stagione estiva; le estenuanti partite di pallone giocate agliu campe de Meneca le Mole che era la piazza del mercato; l’insediamento del Circo pieno di attrazioni che riempivano la curiosità degli abitanti. I luoghi di ritrovo poi, subito fuori dalla porta di casa, facevano da sfondo ai loro riti sociali: la fontana con le quattro facce che sputavano acqua; la funtana atterra dove si andava a fumare le prime sigarette e dove si consumavano i  meloni e i cocomeri rimediati di nascosto al mercato; il bar dove si poteva vedere la “Tv dei ragazzi”  con in mano lo scontrino della consumazione che dava diritto alla visione. Tutto questo Aldo lo racconta nelle sue poesie portando avanti, con il dialetto, parole, sentimenti ed emozioni che altrimenti sarebbero persi nell’oceano di una vita uguale e livellata al consumo di tutti...   Gianfranco Molle