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L’Eco di Roccasecca
Quando la Scozia diventa canzone… di successo!  Scozia, terra di fiabe, whisky e cornamuse? Non solo. Chi ha seguito le puntate dedicate ai viaggi del nostro amico Roberto Matassa, fotografo di professione trapiantato da Caprile in terra scozzese negli anni 50, ha già imparato molte cose sui cugini degli inglesi. Questa volta vogliamo parlare del rapporto tra alcune località della Scozia a cui sono state dedicate canzoni che hanno raggiunto un successo popolare straordinario. Naturalmente il binomio Scozia-Musica fa parte della tradizione stessa di questo Paese, a cominciare dalle proverbiali cornamuse, il cui straordinario tappeto sonoro accompagna spesso le immagini dei paesaggi e della natura incantevole e incontaminata. Ma le due canzoni che abbiamo scelto per rappresentare il legame tra un luogo affascinante ed una canzone di grande successo vanno al di là della semplice rappresentazione tradizionale.   Il box di Donovan (Copia del Direttore)  La prima è datata 1967, scritta da Donovan Leitch, scozzese di Glasgow, classe 1946, fu pubblicata sul doppio album A Gift From A Flower To A Garden, credo il primo esempio di Box Set nella storia della musica rock, cofanetto in cartone rigido contenente i due LP e l’inserto illustrato con i testi delle canzoni. Il brano si intitola Isle of Islay ed è dedicata all’isola di Islay, la più meridionale delle Ebridi, nella Contea di Argyll, non lontana dalle coste d’Irlanda.     Il testo di Isle of Islay nel magnifico inserto illustrato da Mick Taylor e Sheena Mc Call   Nel doppio album di Donovan le canzoni del secondo disco, dedicato ai più piccoli (For The Little Ones) sono legate le une alle altre da suoni esterni, come il frangersi delle onde e gli aspri versi dei gabbiani. Isle of Islay brilla per la sua intrinseca bellezza, solo voce e chitarra, con una melodia che afferra l’ascoltatore fin dai primi accordi. I versi sono propriamente bucolici: Quanto volano alti i gabbiani su Islay … Come è bella la musica delle campanelle del gregge … Come si rallegra la foresta del canto degli uccelli! Mi sentii come un seme nella tua terra…                      La canzone diventa episodio imprescindibile in ogni concerto del menestrello scozzese fino ai nostri giorni e pur non essendo stata pubblicata come singolo, ha trascinato il doppio album a vendite considerevoli e costanti negli anni, Disco d’oro nel 1970, a tre anni dalla sua prima pubblicazione! Per dovere di informazione aggiungiamo che l’isola di Islay trae le sue poche ricchezze soprattutto dal turismo, soprattutto appassionati di birdwatching che possono ammirare tante diverse specie di uccelli, e dal classico whisky, con la presenza di ben otto diverse distillerie.   Ci allontaniamo non di molto, e ci spostiamo sulla penisola del Kintyre, sempre nell’Argyll, ancora più vicini alle coste settentrionali dell’Irlanda. La punta della penisola si chiama Mull of Kintyre ed ha avuto tra i suoi ospiti più illustri un certo Paul Mc Cartney che aveva comperato, in quello sperduto ed incantevole luogo, una fattoria con annesso studio di registrazione fin dalla fine degli anni 60. La canzone, semplicemente intitolata Mull of Kintyre, fu registrata durante una pausa delle registrazioni dell’album London Town, a nome Wings, ossia il gruppo creato da Paul e Linda Mc Cartney; un altro componente della band, Denny Lane, risulta coautore del brano. Registrata nell’agosto 1977 e pubblicata l’11 novembre dello stesso anno, Mull of Kintyre arriva presto al numero 1 delle classifiche di vendita britanniche e si avvia a superare record che sembravano inattaccabili, come quello dei due milioni di copie vendute nel solo Regno Unito! Resta al primo posto della Top Ten per 9 settimane consecutive e, probabilmente grazie anche al suono delle cornamuse tipicamente natalizio, raggiunge un incredibile successo durante le festività natalizie nei paesi di tutto il mondo. Oltre alle chitarre di Mc Cartney e Lane ed ai cori di Linda infatti al disco partecipa anche la Campbeltown Pipe Band, gruppo locale di maestri di cornamusa. Il testo, come nel caso della canzone di Donovan, è molto semplice e diretto, un’ode all’indimenticabile luogo, per dirla con lo stesso Mc Cartney:  “Certamente amavo abbastanza la Scozia, da scrivere una canzone sul posto dove vivevamo; una zona chiamata Mull of Kintyre. Si tratta veramente di una canzone d'amore, circa il fatto di quanto mi piaccia stare lì e di come mi mancherebbero quei luoghi se immaginassi di partire per andare lontano da essi”. Fin dai primi versi è tutto chiaro, il posto è incantevole, ispira serenità e familiarità: Mull of Kintyre,  oh bruma che risale dal mare,  il mio desiderio è di essere sempre qui,  oh Mull of Kintyre       Ovviamente i dieci anni trascorsi da Isle of Islay si sentono tutti a livello di diffusione del “prodotto”.  I video musicali stanno prendendo il sopravvento sulle vecchie radio e Mc Cartney con i suoi Wings si permettono addirittura di girare due filmati diversi, entrambi di grande fascino che fanno il giro di tutte le TV del mondo …                    Osiamo sperare che questo salto nella lontana e brumosa Scozia possa regalare a tutti, sulle note di Donovan e dei Wings, un pur breve intervallo sereno e piacevole che interrompa per un attimo una quotidianità fatta di trasporti che mal funzionano, città maleodoranti per problemi legati ai rifiuti, echi di violenze di ogni tipo. In una prossima puntata ci spingeremo appena più sotto, nella vicina Irlanda, verdissima terra piena di contrasti, di linghi conflitti, ma anche di ottima musica e magnifica birra. God bless you!   Rick
Anno 20, n. 99                                            Luggio 2016