L’affascinante mondo delle copertine dei dischi (2)

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccoci ad un’altra puntata sulle copertine più interessanti dei dischi di musica rock. Questa volta non seguiamo un tema specifico, presen- tando una serie di copertine ciascuna delle quali possiede una caratteristica particolare.
 

Con il primo album entriamo nell’atmosfera del "pub", con gli anziani avventori che discutono fumando e scolandosi innumerevoli birre; la foto è stata scelta per un "Best" del gruppo folk Lindisfarne, quelli di "Fog on the Tyne".

 

 

Due dischi che hanno fatto epoca, rispettivamen- te nel 1971 e 1972. "Live!" dei Free (uno dei gruppi di rock-blues più validi nel panorama inglese), nella versione originale era una vera busta apribile, con le facce del gruppo come francobolli ed il titolo scritto come indirizzo. Cosa dire di "Thick as a Brick" dei Jethro Tull che già non sia stato scritto? Un disco-concept, un’unica suite lungo i due lati, ma soprattutto una copertina apribile che diventava un vero giornale di tante pagine con articoli di vario genere e notizie specifiche sui Jethro. Nelle successive ristampe il giornale fu tolto, rimanendo culto e rarità per collezionisti. Nel 1997, in occasione dei 25 anni dell’album, una edizione speciale del relativo CD conteneva di nuovo il giornale, sia pure di dimensioni ovviamente più piccole.

 

Altri due dischi particolari (in fondo alla colonna di sinistra): il primo, "Survival" di Bob Marley, fa sicuramente la felicità degli appassionati di bandiere: tutto il popolo "Rasta" è rappresentato. Il secondo, dei meno noti Man, "Back into the future", registrato dal vivo, vedeva i componenti del complesso ritratti come statue di cera in un museo.

 

 

 

 

 

Con i successivi dischi possiamo osservare due diversi modi di mettere un’automobile in copertina. Il garbato Harry Nilsson ci presenta una vecchia macchina sullo sfondo di una tranquilla campagna, in "Nilsson sings Newman"; decisamente più aggressiva la rossa automobile ad abbaglianti accesi di "Eliminator" degli ZZ Top, che ricorda molto il celebre film di John Carpenter "Christine la Macchina infernale".

 

 

 

Concludiamo con una superba immagine tratta da uno dei dischi più recenti del chitarrista Jeff Beck, "Crazy Legs". Le "legs" (gambe) della ragazza immortalata sulla chitarra non sono niente male. Il tipo di immagine ricorda molto quelle delle pubblicità degli anni ‘50, e l’album in realtà si ispira proprio alla musica di quegli anni. Ci rivediamo per la terza puntata, con qualche sorpresa "italiana".