VITA DA PUB

 

 

Si dice che ogni inglese, scozzese, gallese o irlandese abbia due case: la propria abitazione ed il locale dietro l’angolo. Il locale in Gran Bretagna e Irlanda è il Pub, una vera e propria istituzione. Di pub abbiamo parlato a lungo sul numero 14 dell’Eco, con uno speciale dedicato alle insegne (ve ne proponiamo altre due, in alto), che molti fra di voi hanno molto apprezzato. Torniamo sull’argomento perché ci sembra che anche dalle nostre parti questo tipo di locale abbia cominciato ad essere ben apprezzato e frequentato. E’ vero che i tentativi di ricostruire all’estero i tipici pub britannici sono quasi sempre falliti, non tanto per motivi architettonici (spesso sono ricreati esattamente uguali), quanto per una questione di atmosfera che è prettamente "british", ma ci si prova ancora. Come suol dirsi "Il Pub lo fa la gente". Quella gente che dopo le cinque del pomeriggio e fino a tarda notte affolla i pub: professionisti, ragazzotti in giubbotti di pelle con le borchie, operai in tuta, anziani con gli occhi perennemente lucidi e giovincelli di primo pelo. Le bevande più consumate sono indubbiamente la birra (anche da noi) ed il whisky (qui un po’ meno), la cosiddetta "acqua della vita": questa definizione ci arriva da tempi antichi in cui al whisky venivano attribuite proprietà straordinarie come elisir e medicinale e in generale era trattato con grande riverenza nella lingua gaelica come "Uisge-beath", letteralmente "acqua della vita".

Uno dei redattori dell’articolo, al centro, durante la sua "indagine sul campo" al Pub Veronique

 

Nei pub, dicevamo, si possono incontrare tanto persone dall’aspetto normalissimo, quanto personaggi più strani e bizzarri. Anche in Italia, anche dalle nostre parti. Siete mai stati al Pub Veronique di P.S.G.? (leggasi Piedimonte San Germano e non Paris Saint Germain come qualche sconsiderato fissato di calcio sarà andato subito a pensare, n.d.r.). Ebbene, anche là, senza andare tanto lontano, si possono fare strani incontri. Guardate ad esempio, nell’ordine:

 

Un centauro in abbigliamento da rimorchio estivo con casco incorporato (al secolo Vincenzo), mentre lascia il pub sotto lo sguardo di alcuni amici

 

Un trio d’eccezione: Gigione, Mario e Vincenzo (25/8/1998)

 

Per concludere, due modi di dire scozzesi raccolti da un opuscolo. C’è una pubblicità che recita "I never drink water, fish fuck in it!" (Non bevo mai acqua, i pesci ci fanno l’amore). In alcuni pub, luoghi dove si va anche per "rimorchiare", ovviamente, ci sono distributori di profilattici "MacCondom – i migliori preservativi al sapore di Scotch Whisky", con un illuminante consiglio: "Don’t drive when using this product" (Non guidate mentre usate questo prodotto). Ci pare ci sia poco altro da aggiungere. Prosit e… iate chiane!

R.M. & F.N..

 

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